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Il marziano si è fatto cyborg: Ignazio Marino è tornato

10 mesi fa 8
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Il marziano si è fatto cyborg. Ignazio Marino è tornato. L'ex sindaco di Roma, defenestrato nell'ottobre del 2015 dalla sua maggioranza, si candida alle europee con l'Alleanza Verdi Sinistra di Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. Capolista nella circoscrizione centro. «I'll be back» dice citando una scena del film Terminator in cui Arnold Schwarzenegger sfonda la porta di una centrale di polizia con la macchina.
Alla conferenza stampa convocata a palazzo Grazioli, la residenza romana di Silvio Berlusconi che oggi ospita la stampa estera, il chirurgo arriva in bicicletta. E' il suo secondo mezzo, dopo la famosa Panda rossa «Non la venderò mai - assicura - in caso la metterò all’asta perché credo abbia acquisito un certo valore. Anche ieri sono andato in università con la Panda rossa». Simbolo di un'epoca che fu, quando era il primo cittadino della capitale. Fu cacciato per un'iniziativa che per molti porta la firma di Matteo Renzi. «Marino non è stato un buon sindaco - dice ancora oggi l'ex premier - è stato mandato a casa dai suoi, non da me. Se si candida e va al Parlamento europeo, buon per lui. Io se c'è uno che non voto manco morto è proprio lui. Io penso che l'amministrazione Marino, così come quella Raggi e Alemanno, siano state tre sciagure». E' una ferita ancora aperta? «Le critiche di Renzi? Sinceramente non contavo sul suo voto - risponde Marino - quindi va bene così…».
C'è un filo rosso che unisce le storie di Marino. Rosso sangue. «Quando tornai negli Stati Uniti a fare il mio mestiere di chirurgo - racconta - dissi a una mia amica suora che qualora mi fosse venuto in mente di ricandidarmi mi avrebbe dovuto sparare a un polpaccio». Marino rivela di essere stato corteggiato anche da Michele Santoro, ma di aver scelto Avs per dare sostanza alle sue priorità: la pace e l'ambientalismo. «Come si puo' accettare che di fronte a una violenza inaccettabile come quella del 7 ottobre la risposta possa essere 33mila morti? Duemila bambini che hanno perso almeno un arto?».
«La questione ambientale è drammatica» aggiunge. E qui si inserisce il terzo tema, fortemente connesso con la crisi climatica: «Se sarò eletto, una delle questioni in cui mi voglio impegnare, è quella della gestione della immigrazione, insistendo per cambiare gli accordi di Dublino e degli altri Paesi. I Centri di permanenza per i rimpatri sono uguali alle immagini degli ospedali psichiatrici giudiziari. Non possiamo trattare persone che scappano dalla guerra, dalla violenza e dagli stupri, costruendo muri e mettendo blocchi navali. Ci vogliono regole condivise con tutto il continente europeo».
Prima, però, occorre essere eletto. Bonelli, uno dei due leader dell'alleanza, si dice certo di riuscire a superare agilmente lo sbarramento del 4 per cento. "Il ritorno di Ignazio Marino è una bella notizia il ritorno di Ignazio Marino in politica - sorride il leader dei Verdi - è una delle risorse del paese e insieme al lui Avs costruirà un grande risultato elettorale alle europee che metteremo al servizio per la costruzione di un centrosinistra alternativo a questa destra diventata imprenditrice della paura". Per Fratoianni il progetto può avere un futuro, oltre giugno: «Io non lavoro per riunire la sinistra. Io penso che oggi serva costruire qualcosa di nuovo, reinventare, immaginare. Con Bonelli l'alleanza è il frutto di un approccio ai problemi. Ritengo che mettere insieme culture, storie, linguaggi, approcci che magari prima non camminavano assieme, sia la chiave».

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