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Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha presieduto a Palazzo Chigi la prima riunione della Cabina di regia sul Piano Mattei. Le funzioni attribuite all'organismo vanno dal coordinamento delle attività del governo nei confronti delle Nazioni africane alla finalizzazione e l'aggiornamento costante del Piano, dal monitoraggio della sua attuazione alla approvazione della relazione annuale al Parlamento.
Alla riunione hanno preso parte, oltre ai ministeri coinvolti e alla Conferenza delle Regioni e delle Province, i rappresentanti delle diverse agenzie e società dello Stato e delle imprese a partecipazione pubblica, dell'università, della ricerca, del terzo settore che si occupano di cooperazione e sviluppo. La composizione della Cabina di regia prevede il coinvolgimento e la partecipazione di ulteriori soggetti, pubblici e privati, sulla base delle materie e degli interventi all'ordine del giorno.
Piano Mattei, ecco come l'Italia esporta sviluppo: formazione, salute ed energia
Nel corso della riunione sono stati ricordati i sei pilastri del Piano MATTEI (istruzione/formazione; sanità; acqua e igiene; agricoltura; energia; infrastrutture) e i progetti pilota avviati, nella prima fase di attuazione del Piano, in nove Nazioni africane: Algeria, Repubblica del Congo, Costa d'Avorio, Egitto, Etiopia, Kenya, Marocco, Mozambico e Tunisia. Inoltre, si è fatto il punto sulle prime missioni operative svolte dalla Struttura di Missione per il Piano Mattei e sulle prossime in calendario. In questo quadro, rientra anche la visita della premier in Egitto, in programma per il prossimo 17 marzo.
Pietro Senaldi: la virata del Ppe verso la Meloni
Surreale il commento di Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e sinistra e co-portavoce di Europa Verde: "La premier Meloni parla di un piano che non c'è, dicendo che non è predatorio nei confronti dell'Africa. Come dovremmo invece definire la decisione di SACE di dare garanzie finanziarie per prendere il gas liquido in Mozambico per conto di Eni in un'area dove guerra e fame stanno devastando un Paese? L'istituto finanziario governativo SACE garantisce l'impianto Coral South FLNG per 700 milioni di euro e Mozambique LNG per 950 milioni di euro a favore di Eni. Come definire la trasformazione di oltre 1 milione di ettari di aree agricole in coltivazioni per biocarburanti per soddisfare la nostra esigenza di energia in aree come il Rwanda e il Congo, dove c'è il più alto indice di morte per fame. Nella cabina di regia mancano associazioni che si occupano di politiche energetiche e del clima, mentre sono presenti Eni e Enel. Il governo si occupa di Africa e ha tenuto fuori dalla cabina di regia le associazioni africane e quelle della diaspora. A proposito, quale sarà il ruolo di Leonardo spa, grande produttrice di armi? Cara Meloni, non lo chiami più piano Mattei perché il suo è un piano predatorio". Al di là delle contestazioni, resta una domanda da porre a Bonelli: meglio investire in Africa o lasciare che migliaia di africani siano costretti a fuggire dalla loro terra, depredandola per davvero?