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Si torna a parlare di periodo pandemico e delle controversie legate a quest’ultimo. Se ne torna a parlare perché è degli ultimi giorni la notizia che riguarda le multe ai non vaccinati. Il provvedimento arriva con l’approvazione del Decreto Milleproroghe: le sanzioni inflitte a chi aveva scelto di non vaccinarsi saranno annullate. La punta dell’iceberg, di fatti, di una serie di elementi ambigui che stanno emergendo sul ruolo delle istituzioni in quegli anni. Un ruolo cruciale negli accertamenti lo ricopre la Commissione Covid, incaricata di indagare su tutto quello che non ha funzionato durante l’emergenza pandemica o che avrebbe dovuto funzionare diversamente. La gestione dei rifornimenti di mascherine, ad esempio, a riguardo della quale sono emerse verità sconcertanti.
Ne parla proprio il senatore Marco Lisei, presidente della Commissione Covid, sul palco di Atreju: “C’è una sentenza che parla chiaro: la struttura commissariale di Arcuri ha illegittimamente sottratto un contratto di fornitura di mascherine a un’azienda, per poi stipularne un altro il giorno dopo con un’altra azienda. L’azienda a cui è stato commissionato il contratto è, in un fascicolo penale, oggetto di indagine perché le mascherine che ha portato in Italia e che ha distribuito ai nostri medici, alle nostre forze dell’ordine, ai nostri dipendenti pubblici, erano mascherine farlocche, che non proteggevano dall’infezione del virus“.
Rincara la dose il senatore Lisei: “Ora sappiamo anche un’altra cosa, c’è una sentenza del Tribunale del Lavoro. Un funzionario dell’Agenzia delle Entrate, incaricato di indagare sulla gestione delle mascherine, è stato mobbizzato dai propri superiori perché stava indagando troppo. Voi ditemi se non emerge un quadro preoccupante, nel quale delle persone hanno messo a rischio la vita dei cittadini. Già questo potrebbe configurare, se ci fosse il dolo, e questo lo accerteranno le inchieste e la Commissione, l’ipotesi di strage o omicidio colposo“.