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Più collaborazione dai cittadini comuni per combattere la criminalità comune e da parte degli amministratori nella lotta a quella organizzata. È la richiesta aperta, quasi un appello, formulata nella mattinata di oggi, mercoledì 10 aprile 2024, dal questore di Torino, Vincenzo Ciarambino, nel corso del suo discorso nel corso della festa per il 172° anniversario di fondazione della polizia di Stato. L'iniziativa, che ha comportato anche l'assegnazione di una trentina di encomi ad appartenenti al corpo, ha avuto come cornice le Officine Grandi Riparazioni di corso Castelfidardo.
"La sicurezza è un bene comune, l'ho sempre detto - questo un passaggio del suo discorso -, e il cittadino vi partecipa con quota parte, come nell'azionariato sociale, anche questo ho detto. E allora esca da questa tendenza voyeuristica, da quella condizione di 'guardone' della sicurezza cui lo ha relegato la società del web e ci dia una mano: strumenti e modalità esistono. Sicuramente si può citare il controllo di vicinato, espressione di quella sicurezza partecipata che la polizia di Stato da anni sostiene e che lo individua quale importante anello di sicurezza del sistema".
Poi è passato a questioni di attualità di questo periodo: "Noi - ha aggiunto - abbiamo bisogno e ci dobbiamo nutrire quotidianamente del contributo informativo, del supporto delle segnalazioni della gente che deve attivarsi, non solo quando sente la percettibile puzza del marcio emessa dalla criminalità, ma anche quando l'illecito è inodore, insapore, ma poi ti pervade e provoca la morte come le esalazioni di monossido di carbonio. Mi riferisco alla criminalità organizzata, in tutte le sue forme, ma nello specifico alla 'ndrangheta, sua espressione di matrice calabrese ma radicata in questa provincia con sostegni e presenze quasi pari ai livelli registrati nelle terre d'origine".
Infine, l'appello agli amministratori: "Il contributo informativo e la collaborazione li pretendiamo anche dagli amministratori che si confrontano con i loro cittadini sul territorio, che ricevono istanze sul territorio, che spesso partecipano alla composizione delle liste elettorali con i partiti e i movimenti politici di riferimento. Non è più il momento di indugiare ma di segnalare sospetti e di denunciare ogni manovra, richiesta o tentativo di avvicinamento, perché nulla deve cadere nel vuoto".
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