Home SignIn/Join Blogs Forums Market Messages Contact Us

Ilaria Rossiello, si dimette medico di famiglia star dei social: «Sono in burnout, il telefono squilla a tutte le ore»

3 ore fa 1
ARTICLE AD BOX

È molto seguita sui social, dove qualche anno fa aveva cominciato a fare attività di divulgazione a fianco alla sua professione di medico di medicina generale. Ieri, Ilaria Rossiello, giovane medico di famiglia a Montecosaro, un comune delle Marche, ha annunciato di aver dato le dimissioni. «Sono molto portata per fare il medico di medicina generale. Non sono portata a fare la martire, a sacrificare la mia salute per il lavoro», ha detto in un video affidato ai social dove è molto seguita. «Mi sento libera perché questo lavoro mi faceva stare male, non dormire la notte per l'ansia di andare al lavoro», prosegue nel suo video. «Stavo psicologicamente più male per quello che per la patologia che ho avuto e che - ormai avete capito - era tumorale. Quindi, se il lavoro ti crea più angoscia di un tumore forse è il caso di cambiare lavoro».

Roma, arrivano 580 medici di base ma scappano dai pronto soccorso. I nuovi dottori saranno operativi da settembre

La goccia che ha fatto traboccare il vaso, dice Rossiello all'ANSA, «è stata la mancanza di rispetto per me e la mia malattia. Da anni mi prendo cura della salute di migliaia di persone, ma quando è toccato a me stare male sono stata aggredita, maltrattata, trattata senza nessun riguardo».

Ilaria Rossiello: «Sono in burnout, il telefono squilla a tutte le ore»

In realtà, la giovane dottoressa da tempo aveva cominciato a soffrire per la sua professione: «Sono in burnout», ammette. «Decine di pazienti in ambulatorio, visite a domicilio, il telefono che squilla a tutte le ore. Siamo abbandonati dalla politica, dai sindacati, dai cittadini». In queste ore le sono arrivate decine di messaggi di solidarietà da parte dei colleghi. «Molti medici di medicina generale che hanno fatto in passato la mia stessa scelta mi dicono che si sentono rinati», afferma. «Altri, invece, confessano che sono esattamente nelle mie condizioni. Stanno sopportando con tutte le loro forze una professione che non vorrebbero più fare ma che non possono lasciare perché per i medici di famiglia non esiste un piano B: con la nostra specializzazione non puoi fare nessun altro lavoro».

Leggi tutto l articolo