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Lo hanno affiancato con l'auto e gli hanno strappato il borsone della palestra, in via Gaidano a Mirafiori. Lui, un uomo di 75 anni torinese, ha reagito aggrappandosi alla maniglia del veicolo e gridando "fermatevi", ma i due rapinatori hanno schiacciato sull'acceleratore e si sono dati alla fuga. L'anziano è stato trascinato per metri e poi è rovinato a terra dove ha battuto violentemente la testa. Da venerdì scorso, si trova ricoverato in prognosi riservata all'ospedale di Cto di Torino. Le sue condizioni sono disperate.
Sono circa le 18 quando la vittima esce dalla palestra e viene aggredito in strada, secondo la ricostruzione degli inquirenti in zona ci sono anche la figlia e il genero che nulla possono se non chiamare i soccorsi. Nel frattempo, i due rapinatori scappano a bordo della Fiat 500 L su cui viaggiavano, che poi risulterà essere a noleggio. Vernice blu, specchietti e tettuccio bianchi: due particolari che hanno contribuito all'indagine della squadra mobile, coordinata dal pubblico ministero Paolo Scafi, che in breve tempo è riuscita ad arrestare i responsabili.
Si tratta di due marocchini tra il 45 e i 50 anni che sabato 11 maggio sono stati ascoltati dal giudice per le indagini preliminari Stefano Sala e che ora si trovano in carcere con l'accusa di tentato omicidio. L'avvocata Stefano Rullo, che assiste uno dei due, riporta che "l'uomo si sente in colpa, la sua intenzione non era quella di far male ma di commettere un furto con destrezza". Non si sarebbe accorto che l'anziano era attaccato alla maniglia e che gridava "fermatevi": l'ammaccatura sulla portiera, però, è lì a testimoniare l'impatto violentissimo tra il 75enne e la Cinquecento.
I dure rapinatori si conoscevano: l'anno scorso erano stati condannati insieme per un furto identico ed erano già conosciuti in tribunale per altri reati contro il patrimonio.
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