Home SignIn/Join Blogs Forums Market Messages Contact Us

In Piemonte il reddito di libertà è un flop: crollo delle richieste del 75% in 3 anni

2 mesi fa 8
ARTICLE AD BOX

Sono sempre di più le donne vittime di violenza che chiedono aiuto allo Stato. A rivelarlo è stato Filippo Bonanni, il direttore dell'INPS del Piemonte, durante la seduta della commissione diritti e pari opportunità del Comune di Torino che si è tenuta questa mattina, giovedì 4 luglio 2024. I dati rivelano una tendenza esponenziale alla crescita delle richieste del congedo indennizzato, ovvero quella misura dedicata alle donne inserite nei percorsi di protezione che permette loro di astenersi dal lavoro per un periodo massimo di 90 giorni ricevendo il 100% della retribuzione. In Piemonte dal 1 gennaio del 2021 al 30 giugno del 2024 sono circa 900 le donne che hanno usufruito del congedo indennizzato. Nello specifico nel 2021 sono state 167 le donne che hanno usufruito della misura; 220 nel 2022; 330 nel 2023; e nel primo semestre del 2024 sono già 162. 

Un dato che viene controbilanciato invece dalla flessione di richieste del reddito di libertà. In questo caso la misura prevede una contribuzione mensile di 400 euro al mese per un massimo di dodici mesi. A poterlo richiedere le donne vittime di violenza, senza figli o con figli minori, seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalla Regione e dai servizi sociali. Nel 2021 a fare richieste del reddito di libertà sono state 263 donne. Un dato che è crollato nel 2022, quando sono state 120, e nel 2023, quando sono state 69. Nei primi sei mesi del 2024 sono state solo 38. A scoraggiare le donne a utilizzare questa misura potrebbero essere i tempi troppo lunghi per l'erogazione dei finanziamenti. 

Iscriviti al canale TorinoToday su WhatsApp e segui la nostra pagina Facebook.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

In Piemonte il reddito di libertà è un flop: crollo delle richieste del 75% in 3 anni

Leggi tutto l articolo