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In trattore sotto la Regione Piemonte, la protesta di Coldiretti contro l'invasione dei cinghiali

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Redazione

Redazione 05 luglio 2024 09:58

Oltre 6 mila agricoltori ed allevatori da tutto il Piemonte hanno sfilato in corteo nella serata di ieri - giovedì 4 luglio 2024 - raggiungendo il grattacielo della Regione con i loro trattori per dire 'Basta cinghiali'. Si stima che ammontino a oltre 5 milioni di euro i danni provocati mediamente dai cinghiali in Piemonte per ogni campagna agraria, con il numero di capi che, negli ultimi anni, è in continua crescita e ha raggiunto quota +110 mila. Alla manifestazione erano presenti il presidente di Coldiretti Piemonte, Cristina Brizzolari, il delegato confederale, Bruno Rivarossa con l’intera giunta regionale e con la referente piemontese dell’Associazione Familiari e Vittime della Strada, Annagrazia Basile, che, insieme ad una delegazione di volontari, Chiara Perotto, Morgana Garbarini e Francesco Calzoni, ha portato una testimonianza diretta.

"Questa mobilitazione di Coldiretti sta avvenendo in tutta Italia proprio perché si tratta di una problematica diffusa ed incontrollata, qui in Piemonte la presenza di cinghiali ha raggiunto un livello oltre il limite di saturazione", hanno fatto notare Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale, "Una vera e propria invasione che ha determinato una condizione di reale pericolo per l’incolumità delle persone ed una tragedia dal punto di vista economico per le imprese agricole. Campi devastati, raccolti falcidiati, incidenti automobilistici anche mortali, un costante assedio delle aree rurali ed una sempre maggior presenza anche nelle zone urbanizzate. A tutto questo, dal 2022, si è aggiunta la Peste Suina africana che sta mettendo a rischio l’intera filiera suinicola piemontese, che è tra quelle più importanti economicamente nel tessuto imprenditoriale agricolo, contando circa 3 mila aziende, un fatturato di quasi 400 milioni di euro e 1 milione e 200 mila capi destinati, soprattutto, ai circuiti tutelati delle principali Dop italiane per la preparazione della miglior salumeria nazionale, come il prosciutto di Parma e San Daniele".

Coldiretti Piemonte alla luce di questa situazione ha chiesto, tra le altre cose, alla Regione di:

  • dare immediata e completa attuazione al Piano Regionale di Interventi Urgenti, così da permettere un efficace azione di abbattimento, di significativo contenimento dei danni e di riduzione del rischio in termini di pubblica sicurezza con particolare riferimento alle aree urbanizzate;
  • rafforzare le misure e le azioni per il depopolamento dei cinghiali rendendo attuative le disposizioni straordinarie per tutelare i Distretti Suinicoli;
  • consentire sull’intero territorio regionale, senza limitazioni, l’attivazione degli interventi urgenti ed inderogabili semplificando le procedure e rendendole uniformi;
  • autorizzare la possibilità di interventi in autodifesa dell’imprenditore agricolo anche nelle Aree Protette;
  • permettere la caccia di selezione anche nelle ore notturne;
  • creare le condizioni affinché anche nelle aree di restrizioni le attività di contenimento possano essere potenziate;
  • avviare un processo volto a riformare l’attuale assetto degli istituti venatori

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