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Intervento di denervazione simpatica all'ospedale Molinette di Torino: svedese salvata da una rara forma di aritmia

1 mese fa 4
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Una 34enne svedese è stata salvata con un particolare intervento di denervazione simpatica a luglio 2024 all’ospedale Molinette di Torino. Ai medici di corso Bramante è arrivata una richiesta dal Karolinska Hospital in Svezia, considerato da molti anni il miglior ospedale in Europa ed il sesto migliore ospedale nel mondo. La paziente è affetta da una sindrome aritmogena di origine genetica, la tachicardia ventricolare polimorfa catecolaminergica e continuava ad avere aritmie ventricolari maligne con possibili arresti cardiaci, nonostante una terapia ad alte dosi con i due farmaci utilizzati per questa patologia ed il defibrillatore già impiantato.

La dottoressa Veronica Dusi e il professor Gaetano Maria De Ferrari della cardiologia universitaria dell’ospedale Molinette sono stati contattati dai colleghi svedesi per un parere sulla strategia da adottare e in particolare per chiedere se poteva essere indicato, in questo caso, un intervento di denervazione simpatica cardiaca. I due medici torinesi, infatti, hanno istituito il registro mondiale per questo specifico intervento e sono considerati i più autorevoli esperti internazionali per questa condizione. I due cardiologi hanno concordato sull’opportunità di eseguire l’intervento.

A quel punto il Karolinska Hospital ha deciso che il posto più idoneo per procedere con l’operazione fosse proprio l’ospedale Molinette e si è fatto carico direttamente di tutti i costi per l’invio della paziente e per l’intervento. Ha inviato anche una cardiologa aritmologa e un chirurgo toracico affinché imparassero le modalità di cura di questi pazienti e la tecnica di intervento chirurgico.

L’intervento consiste, grazie ad una tecnica mini-invasiva toracoscopica, nell’eliminare i nervi simpatici che vanno al cuore e che facilitano aritmie cardiache gravi e anche arresto cardiaco in soggetti predisposti. È stato eseguito dall’esperto di queste operazioni, il dottor Francesca Guerrera della équipe di chirurgia toracica diretta dal professor Enrico Ruffini, ed è perfettamente riuscito. La paziente è stata dimessa solo tre giorni dopo per fare rientro in Svezia e non ha più avuto alcuna aritmia.

Considerato il successo ottenuto su questa paziente, i medici del Karolinska hanno concordato con i colleghi italiani di invitarli a Stoccolma per la prossima occasione per discutere i casi, insegnare gli approcci terapeutici e per eseguire gli interventi insieme. Due possibili candidati per questo approccio sono stati segnalati proprio in questi giorni alla dottoressa Dusi e al professor De Ferrari.

"La fiducia riposta in noi dai colleghi del Karolinska ci dà enorme soddisfazione - afferma il professor De Ferrari - . Uno degli obiettivi al mio arrivo a Torino cinque anni fa è stato quello di creare un centro di cure avanzate per le aritmie più gravi e pericolose, e questa circostanza indica che il risultato è stato raggiunto. Nello specifico campo della modulazione autonomica e della denervazione simpatica siamo oggi il principale centro in Europa, grazie alla essenziale collaborazione con i chirurghi toracici, gli aritmologi pediatri e gli anestesisti sia pediatrici che adulti".

"Il fatto che il migliore ospedale d'Europa invii un paziente alle nostre Molinette per ricevere le migliori cure possibili conferma la presenza di eccellenze cliniche del nostro ospedale - commenta il direttore generale dell'azienda ospedaliera Città della Salute, dottor Giovanni La Valle - e ancor più significativa è la richiesta fatta ai nostri medici di andare a Stoccolma a curare in collaborazione i prossimi casi per poter fare training e trasmettere le competenze raggiunte".

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