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Il governo di Caracas ha annunciato l'arresto di un italiano entrato in Venezuela via terra. Il ministro degli Interni, della Giustizia e della Pace, Diosdado Cabello, ha detto che è stato «catturato nelle prime ore di oggi» aggiungendo che «stava attraversando la frontiera attraverso una strada sconnessa tra i valichi (le cosiddette trochas venezuelane)». Al canale Telesur, Cabello non ha fatto il nome dell'italiano, ma ha aggiunto che con lui è stato arrestato anche un colombiano e ha accusato entrambi di essere dei «mercenari», «parte di un complotto» per rovesciare il governo del presidente Nicolas Maduro. Dopo le presidenziali dello scorso 28 luglio, il Venezuela ha arrestato 127 cittadini stranieri di nazionalità svizzera, tedesca, statunitense, spagnola, italiana e olandese, tra le altre, accusandoli di essere dei presunti mercenari.
Gonzalez Urrutia: «Mio genero sequestrato a Caracas». Tajani: chiediamo la liberazione
«Questa mattina è stato sequestrato mio genero Rafael Tudares. Rafael era diretto alla scuola dei miei nipoti di 7 e 6 anni, a Caracas, per lasciarli all'inizio delle classi, e lo hanno intercettato uomini incappucciati, vestiti di nero, lo hanno caricato su un furgone color dorato, con la targa AA54E2C e lo hanno portato via». È la drammatica denuncia postata sul suo account su X da Edmundo Gonzalez Urrutia, il leader dell'opposizione anti-chavista riconosciuto dall'Occidente come vincitore delle elezioni presidenziali del luglio scorso in Venezuela, in asilo politico in Spagna, e che è stato ricevuto nei giorni scorsi dal presidenti di Argentina e a Montevideo, prima di recarsi a Washington per incontrare il presidente uscente degli Stati Uniti, Joe Biden.
Per il 10 gennaio è prevista a Caracas la cerimonia inaugurale della presidenza di Nicolas Maduro. «A quest'ora Rafael Tudares è ancora 'desaparecido'», scrive il leader dell'opposizione venezuelana, che ha annunciato l'intenzione di essere il 10 gennaio a Caracas per l'investitura a presidente.
Il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha espresso «preoccupazione per la notizia dell'arresto del genero di Edmundo Gonzalez Urrutia. Si tratta, una volta di più, di una violazione dei diritti fondamentali», ha scritto Tajani su X. «Chiediamo la sua liberazione e continuiamo a lavorare affinché il Venezuela possa intraprendere un cammino di libertà e democrazia», ha aggiunto il titolare della Farnesina.