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Redazione
I musicisti Natalie Lithwick, mezzosoprano, Beatrice Zanin, violoncello, Davide Vizio, elettronica, presentano in anteprima al Teatro Café Müller di Torino, in via Sacchi 18/D, il progetto jHAsHA!: l’appuntamento, presentato da Salgari Records nell’ambito della stagione teatrale organizzata dal Centro nazionale di produzione blucinQue Nice, è fissato per venerdì 3 maggio alle ore 21:30. jHAsHA! è un percorso di ricerca sonora, un incontro tra culture, tra idiomi ed epoche, tra mondi musicali apparentemente distanti; è un viaggio attraverso le melodie della mistica medievale Hildegard von Bingen, le canzoni tradizionali arabo-andaluse-sefardite, le sonorità dell’elettronica nelle sue sfumature più sperimentali, ambient e global beat, insieme al suono avvolgente del violoncello.
I biglietti per assistere al concerto – intero 12 euro, ridotto 9 euro - sono acquistabili su Vivaticket, tramite l’app blucinQue Nice, presso la biglietteria di Fondazione Cirko Vertigo all’interno del palco culturale Le Serre in via Tiziano Lanza 31 a Grugliasco e in loco a partire da un’ora e mezza prima dell’inizio dello spettacolo – Info biglietteria@blucinque.it - + 39 011 0714488.
Il punto di vista del viaggiatore è quello di JHAsHA, che in sanscrito significa “pesce”, un essere che dimora da sempre negli abissi: dal suo punto di vista, le dualità si fondono e le profondità si confondono con le altezze. Riflettendo un universo dove tutto è interconnesso, jHAsHA giunge alla conclusione che ciò che è in alto è uguale a ciò che in basso, che l’albero della vita si sviluppa simmetricamente radicandosi ed elevandosi, e osserva con un sorriso le assurdità umane.
“Un viaggio musicale fluido e onirico – spiegano i tre musicisti - segnato da onde lunghe e profonde che si espandono nell’evocazione di divinità perdute del Mediterraneo. In un tempo sospeso, l’eco di canti mistici medievali si accorda con la musica elettronica sperimentale, tra impatti di crini e corde. Il confine, il limbo, il limen dove si incontrano e si alimentano il sacro con il profano, la speranza con la disperazione”. L’elemento acquatico che permea jHAsHA! richiama un concetto di fluidità, sia nel pensiero sia nel suono, dove i confini diventano sfumati e l’immaginazione trova ampio spazio per esprimersi.
Con jHAsHA! gli spettatori sono invitati a sperimentare un cambio di prospettiva, come suggerito dalle parole di Corto Maltese: “Mi sembra di cadere verso l’alto”. Il progetto vede la collaborazione dell’artista Véronique Torgue, con interventi site specific negli elementi scenografici.
Lo spettacolo è curato da Salgari Records, etichetta che nasce a Torino alla fine del 2018, da un’idea di Davide Vizio, con una nuova missione: creare una comunità culturale allargata capace di offrire performance musicali in grado di coinvolgere producers dalla scena locale e internazionale. L’etichetta è molto attiva e presente nella vita notturna cittadina ospitando eventi legati al mondo del clubbing – El Buho, Rafel Aragon, Montoya -, fino a sconfinare in un ambito artistico multidisciplinare – Meditazione Guidata all’Apocalisse con Bea Zanin, Installazione per AI e strumenti analogici con Enrico Ascoli in collaborazione con il Teatro Café Müller e il Centro nazionale di produzione blucinQue Nice.