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Jihad a Torino, Elmahdi Halili cercava informazioni online: "Mi sono rifiutato e mi ha aggredito"

3 mesi fa 3
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"È venuto in tipografia tre volte, l'ultima mi ha aggredito". A raccontarlo è il proprietario di un esercizio commerciale di Porta Palazzo, cuore multietnico di Torino, che è venuto a sapere solo oggi - mercoledì 29 maggio - di aver incrociato sulla sua strada Elmahdi Halili, il 29enne di origini marocchine arrestato con l'accusa di partecipazione ad associazione terroristica internazionale. 

Il fatto è accaduto nel febbraio scorso. In totale il 29enne è entrato dentro la tipografia di Porta Palazzo tre volte: la prima per saggiare il proprietario del negozio, la seconda per intimargli di fare un lavoro e la terza per vendicarsi contro di lui. "Era venuto da me per chiedermi di fargli delle ricerche su Google", racconta l'uomo, "la prima volta mi ha fatto fare una ricerca molto banale, mentre la seconda volta che è entrato in tipografia mi ha chiesto di cercare numeri di telefono e contatti di avvocati di Milano. Io mi sono rifiutato e lui mi ha minacciato. Pochi giorni dopo è tornato per aggredirmi". 

A insospettire il tipografo la richiesta del 29enne di non riferire nulla alla polizia nel caso lo avessero contattato. "Quando gli ho ribadito che io non faccio ricerche online per terzi mi ha minacciato. È uscito dicendo che me l'avrebbe fatta pagare. Quando pochi giorni dopo è tornato per tentare di aggredirmi sono riuscito a difendermi e poi l'ho denunciato". 

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