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Kharkiv, perché l'avanzata russa rallenta? La zona cuscinetto, la nuova mobilitazione "nascosta" e il vero obiettivo di Putin

5 mesi fa 5
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Lo ha detto anche Zelensky: la situazione a Kharkiv si è stabilizzata, i russi sono avanzati nell'area non più di 10 chilometri. La previsione di molto analisti si sta avverando: l'attacco da Est delle forze armate di Mosca ha ottenuto risultati eclatanti inizialmente, ma non ci sono abbastanza uomini sul campo per andare a prendere la seconda città dell'Ucraina.

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Kharkiv, l'avanzata russa rallenta

In una ricostruzione di Al Jazeera il tenente generale Ihor Romanenko, ex vice capo dello stato maggiore delle forze armate ucraine, spiega: «La situazione è difficile, ma finora i russi non sembrano avere forze a sufficienza perché per assediare Kharkiv servirebbero 150mila soldati mentre il loro contingente al confine è tre volte più piccolo. Per questo Mosca sta conducendo una mobilitazione nascosta di centinaia di migliaia di uomini che potrebbe schierare a giugno».

Questi sono alcuni punti fermi: inizialmente l'attacco sul lato orientale, direttamente dal territorio russo, ha avuto successo, ora ha rallentato; Putin ha spiegato che l'obiettivo è creare una zona cuscinetto che eviti gli attacchi nella vicina Belgorod, ma in realtà gli ucraini stanno combattendo con delle limitazioni imposte dagli alleati Occidentali visto che non possono usare missili a lungo raggio per attaccare in territorio russo da dove parte invece l'avanzata nemica.

Inoltre le dozzine di caccia F-16 promessi, che sarebbero fondamentali in questa fase, non sono ancora pronti, i primi sei sono attesi in estate. Putin con l'attacco nella regione di Kharkiv ha ottenuto comunque risultati sul campo e ha anche obbligato gli ucraini a deviare forze in quell'area, sguarnendo il fronte più a Sud.

Gli scenari

Racconta Gordon Davis Jr., generale in pensione della Nato: «Date le sfide che la Russia si trova ad affrontare, è improbabile che raggiunga una penetrazione importante a Kharkiv, ma stanno comunque sfruttando il territorio e lo spazio aereo russo adiacenti che sono essenzialmente diventati un rifugio dai sistemi e munizioni a lungo raggio dati dagli alleati Occidentali all'Ucraina. Vanno rimosse le restrizioni sull'uso delle armi a lungo raggio per consentire agli ucraini di difendersi».

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