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Non sarà un gran momento per Vlahovic, ma di certo è un grandissimo momento per Randal Kolo Muani. Il prestito secco non è valso un semplice tozzo di pane, ma lui ci ha spalmato sopra cinque gol che sanno di prelibatezza. Soprattutto quando si invola quasi a fine primo tempo tutto solo contro quattro difensori del Como, segnando un gol che Vlahovic in questa stagione non ha mai dato l’impressione di saper segnare.
E’ una Juve che Kolo Muani si carica sulle spalle, perché la squadra di Thiago Motta vince due partite di fila dopo tre mesi, ma è ancora affetta dai soliti malanni che arrivano da ben oltre gennaio: difesa che si scioglie come il burro quando il reparto avanzato di Fabregas fraseggia al limite dell’area di Di Gregorio, ma anche un giro palla sterile il più delle volte, e un Teun Koopmeiners sempre più oggetto del mistero.
Neanche a dirlo, è da una sua disattenzione che nasce il gol di Assane Diao; insegue e recupera Cutrone, dando l’impressione di uno scatto atalantino. Poi torna quello vestito di bianco e nero: scivola e lascia a Cutrone una prateria per il più facile degli assist, di fronte a una difesa juventina disorganizzata come sempre, nonostante l’innesto di Veiga in campo dal primo.
La squadra di Motta continua a dare la sensazione di poter prendere gol in qualsiasi momento. Lo subisce all’ultimo secondo del primo tempo, là dove si capisce che una squadra deve crescere, e tanto. E il secondo tempo lo dimostra una volta di più: parte sempre forte la squadra di Fabregas, ma stavolta Motta sorprende con un inedito, via Koopmeiners, dentro Douglas Luiz ma anche Kelly e Thuram. La squadra prende un altro passo e dà quantomeno l’idea di essere in partita.
Qualche sgroppata di Thuram più tardi, il grande spavento di un controllo Var per un presunto fallo di mano di Gatti. Abisso fa continuare, ma è il preludio di una serata decisa dal dischetto.
Sempre Gatti – stavolta protagonista in positivo – impatta il pallone in area avversaria, ma anche il pugno di Butez. Kolo Muani segna il rigore con una freddezza che si addice alla Juventus e una media gol che la Juve finora si è sognata. Quattro gol per sei punti, cinque in tre partite: che sia il biglietto da visita per un assalto in estate?