In vista del dopoguerra, mentre l'esercito israeliano costruisce segretamente avamposti stabili nel centro di Gaza, gli Stati Uniti hanno presentato ad Abu Mazen una proposta sulla futura amministrazione della Striscia che include una forza multinazionale. Nel frattempo, l'amministrazione Biden sta valutando misure severe contro Israele durante il periodo di transizione, tra cui restrizioni sulle forniture di armi e un possibile mancato veto alle risoluzioni anti-Israele al Consiglio di sicurezza dell'Onu. Ma i democratici stanno per lasciare la Casa Bianca e alla vigilia dell'avvento di Trump, il neo ministro degli Esteri di Netanyahu, Gideon Saar, ha fatto sapere a scanso di equivoci che il suo governo non ritiene "realistica" la creazione di uno Stato palestinese.
I media hanno svelato con immagini eloquenti come l'esercito israeliano abbia trasformato il centro di Gaza in una enclave militare israeliana. I reporter di Ynet descrivono l'ampliamento del corridoio Netzerim: lungo 8 chilometri e largo 7, 56 chilometri quadrati con postazioni fisse, una lunga fila di bandiere israeliane a lato dell'asse - già ribattezzato Israel flag boulevard - fino al grande avamposto sulla spiaggia, a sud del quartiere della Torre di Gaza di Sheikh Ejlin.
Sul fronte libanese, i progressi nei negoziati per il cessate il fuoco sono stati confermati da Saar, ma smentiti in serata dal ministro della Difesa Israel Katz. Mentre Vladimir Putin a sorpresa è diventato l'attore inaspettato dei colloqui internazionali per fermare la guerra in Libano. La risposta alla pressione militare oggi è stata particolarmente rabbiosa: Hezbollah ha martellato la baia di Haifa, Acri, e la Galilea con un centinaio di razzi tirati in sequenza, provocando feriti, incendi e distruzione.