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L'influenza quanto costa per una famiglia? «Fino a 80euro per farmaci e cure preventive». Tamponi Covid? «Rinunciamo a questa spesa»

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L’arrivo della stagione autunnale non segna solo la ripresa delle attività didattiche e, per molti, il rientro negli uffici, ma annuncia l’arrivo del tanto temuto virus dell’influenza. Ogni anno decine di milioni di persone in tutto il mondo si ritrovano a letto con febbre, mal di testa, raffreddori e tosse. Per le categorie a rischio, i sintomi possono peggiorare fino alle complicazioni gravi che richiedono il trasporto immediato in un ospedale. Secondo i dati diffusi a ottobre scorso dall’Associazione nazionale farmaci di automedicazione (AssoSalute), solo in Italia, oltre 14 milioni di persone potrebbero essere colpite dalle infezioni stagionali. I virus, respiratori e gastrointestinali, sono arrivati. A preoccupare le numerose famiglie non ci sono solamente le condizioni di salute dei propri cari, soprattutto le spese sostenute per l’influenza e le sindromi para-influenzali con ripercussioni sulle tasche di molti italiani.

Quanto costa l’influenza per una famiglia?
«Negli ultimi due mesi il farmaco più venduto è stato il paracetamolo», confessa un farmacista del quadrante nord di Roma. «A seguire i fermenti lattici che arrivano anche a costare oltre 20 euro. E se oltre al virus intestinale, subentra la tosse, con i mucolitici i prezzi sono in crescita». Quanto può spendere un nucleo familiare di 4 persone? «Per gli antitosse, paracetamolo, mucolitici, si arriva anche a cinquanta euro. Parliamo tuttavia di farmaci di fascia C - riflette un altro medico - e non sono dunque mutuabili». Spesa in netto aumento oltre che per la gestione della malattia anche per le cure preventive. «Per la semplice vitamina C si parte da otto euro fino a integratori che arrivano a cifre oltre 30 euro».  C’è chi teme anche il Covid e si reca in farmacia per acquistare tamponi. «Ne abbiamo venduti pochi - sottolinea un altro farmacista - in molti preferiscono “rinunciare” a questa spesa perché i sintomi del SarsCov2 sono in sostanza simili a quelli dell’influenza». Il boom di acquisti di tachipirina corre insieme alle richieste di antibiotici soprattutto per accelerare la guarigione nei più piccoli. «Mio figlio va all'asilo - racconta mamma Alessandra a “Il Messaggero” - e tra novembre e dicembre ha avuto tre episodi febbrili curati e guariti con la sola tachipirina. La tosse non è mai andata via nemmeno durante le feste natalizie. Sono distrutta - ammette - e ora sono venuta qui in farmacia a prendere l’antibiotico sperando che la guarigione arrivi e possa rientrare a scuola». L’influenza di quest’anno ha avuto un impatto rilevante sulla produttività lavorativa di mamme e papà. Se i genitori non possono ricorrere a ferie, o al supporto dei nonni, oltre alle spese per i medicinali e visite pediatriche (per qualcuno) private, il budget si espande fino ad arrivare anche a più di 500 euro per richiedere l’assistenza di una baby sitter. «Lavoriamo io e mio marito - dice mamma Alessandra - e tra il mutuo, le bollette, la spesa al supermercato, e la babysitter, a fine mese non riusciamo a mettere nulla da parte».

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Influenza stagionale, i dati aggiornati
Scende, seppur leggermente, il numero dei casi sindrome simil-influenzale (ILI) nella cinquantaduesima settimana del 2024 dovuta alla chiusura delle scuole per le festività. L’incidenza è pari al 9,9 casi per mille assistiti (10.5 nella settimana precedente). Nella stessa settimana della scorsa stagione l’incidenza era di 18.4 casi per mille assistiti. Sono i dati dell’ultimo bollettino stilato da RespiVirNet aggiornato al 3 gennaio 2025 secondo cui nella settimana che va dal 23 al 29 dicembre 2024 i dati delle sindromi simil-influenzali sono rappresentat oltre che dai virus influenzali anche da altri respiratori. La diminuzione riguarda tutte le fasce d’età, soprattutto nei bambini sotto in cinque anni d’età. Le Regioni ad essere maggiormente colpite - si legge nel report dell’Iss - sono Toscana, Liguria, Campania e Lazio. L’unica arma (a basso costo) per tutti resta la prevenzione.

I vaccini

L’unico efficace scudo di prevenzione (e responsabilità) contro l’influenza stagionale: i vaccini - come più volte ribadito dai medici - forniscono protezione all’organismo e riducono drasticamente il rischio di insorgenza di malattie gravi per le categorie più fragili. Sono gratuiti e fortemente raccomandati per gli over 60, a coloro che hanno patologie croniche e ai bimbi dai 7 mesi ai sei anni di età. E’ possibile effettuare la vaccinazione presso i servizi Asl del territorio di residenza, dal proprio medico di famiglia, in alcuni sedi lavorative o presso le farmacie.

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