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L'orango selvatico di Sumatra utilizza piante medicinali per curare le ferite facciali

2 mesi fa 7
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In un recente studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports, un gruppo di ricercatori ha documentato il primo caso osservato di un orango selvatico di Sumatra (Pongo abelii) che trattava attivamente una ferita al viso con una pianta medicinale, offrendo approfondimenti sulle origini della cura delle ferite umane.

All'inizio degli anni '60, Jane Goodall scoprì foglie intere nelle feci degli scimpanzé in Tanzania, identificando un comportamento ora noto come deglutizione delle foglie, che ha benefici antiparassitari. Insieme ad altri come la masticazione del midollo amaro, questo comportamento rientra in cinque categorie di automedicazione.

Sebbene frequentemente osservati nelle scimmie africane, tali comportamenti sono più rari nelle scimmie asiatiche.

Sono necessarie ulteriori ricerche per esplorare la prevalenza e l’efficacia dei comportamenti di automedicazione negli animali non umani, poiché le prove attuali sono limitate e spesso aneddotiche e richiedono uno studio sistematico per comprendere appieno queste pratiche.

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Lo studio

Le presenti osservazioni di ricerca sono state condotte nell'area di Suaq Balimbing all'interno del Parco Nazionale Gunung Leuser, nel sud di Aceh, in Indonesia. Il soggetto di questo studio, un orangutan maschio di Sumatra di nome Rakus, è stato osservato per la prima volta nel marzo 2009 come maschio adulto senza flange ma senza caratteristiche sessuali secondarie e si ritiene che sia nato alla fine degli anni '80.

La raccolta dei dati ha coinvolto fasi focali durante tutta la giornata, iniziando quando un orangutan lasciava il suo nido notturno e continuando fino alla costruzione di uno nuovo la sera. Le osservazioni venivano registrate ogni due minuti utilizzando protocolli standardizzati, annotando attentamente tutti i comportamenti rari. Rakus è stato un soggetto focale per diversi giorni quando è stata notata per la prima volta una nuova ferita e successivamente quando ha curato questa ferita il 25 giugno 2022. Sfortunatamente non esistono registrazioni visive del trattamento della ferita, ma è stato documentato un resoconto dettagliato.

Tutta la ricerca rispettava gli standard etici, era rigorosamente osservativa e rispettava i requisiti legali ed etici stabiliti dal Ministero indonesiano della ricerca e della tecnologia.

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Risultati dello studio

Il 22 giugno 2022, il gruppo di ricerca ha osservato Rakus con una nuova ferita sul bordo destro e all'interno della bocca. Si sospetta che la ferita sia il risultato di uno scontro con un altro maschio flangiato, poiché c'erano prove evidenti di un simile incontro quel giorno.

Tre giorni dopo, il 25 giugno, Rakus fu visto consumare il gambo e le foglie della liana (Fibraurea tinctoria), conosciuta localmente come "Akar Kuning". Sebbene questa pianta faccia parte della dieta regolare degli oranghi della zona, viene mangiata raramente e rappresenta solo lo 0,3% di tutte le osservazioni sull'alimentazione. Tuttavia, i dati mostrano che 47 dei 132 oranghi studiati sono stati visti consumare parti di questa pianta. Durante questa specifica osservazione, Rakus iniziò a masticare le foglie senza deglutire, utilizzando le dita per estrarre e applicare il succo direttamente sulla ferita del viso. Questa applicazione è stata ripetuta metodicamente per sette minuti.

Poco dopo, le mosche iniziarono ad accumularsi sul sito della ferita, spingendo Rakus a coprire accuratamente l'area con la polpa della pianta masticata, mascherando la carne rossa con materiale fogliare verde. Ha continuato questo trattamento per un totale di 34 minuti. Il giorno seguente Rakus riprese brevemente a mangiare la liana per circa due minuti. Le successive osservazioni non mostrarono segni di infezione ed entro il 30 giugno la ferita si era visibilmente chiusa. Entro il 19 luglio era completamente guarito, lasciando solo una debole cicatrice.

Inoltre, è stato notato un aumento del riposo da parte di Rakus dopo l'infortunio, il che potrebbe contribuire positivamente al suo processo di guarigione. Il rilascio dell’ormone della crescita, la sintesi proteica e la divisione cellulare, fondamentali per la guarigione, vengono migliorati durante il riposo. I dati raccolti hanno mostrato che il tempo di riposo di Rakus è aumentato significativamente dopo l'infortunio, da una media del 14,8% della sua giornata al 33%, per poi stabilizzarsi al 23,6% una volta guarita la ferita. Questo cambiamento è stato particolarmente evidente subito dopo il trattamento della ferita, con tempi di riposo superiori al 50% per diversi giorni. Questo adattamento comportamentale probabilmente ha avuto un ruolo nel suo recupero rapido ed efficace.

La ricerca sui comportamenti di autocura da parte degli animali è fondamentale per comprendere l’evoluzione delle pratiche mediche, che possono avere implicazioni anche per l'uomo.

Articolo originale su Today.it

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