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Il governo israeliano è riunito per dare il via libera all'accordo su Gaza

2 ore fa 1
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Punti chiave

22:50

'Netanyahu, Trump ci darà le forniture militari bloccate'

Durante la riunione del governo ancora in corso a Gerusalemme, il primo ministro Benyamin Netanyahu ha affermato che "il presidente Trump ha preso la decisione che, al suo insediamento, riavremo tutte le forniture militari che erano state bloccate". Secondo Netanyahu, "questo è importante perché, se non arriveremo alla fase due dell'accordo, avremo ulteriori strumenti per tornare a combattere. Il presidente Trump offre pieno supporto a Israele per tornare in guerra in caso di violazione dell'accordo", ha detto. Lo riferisce Ynet.

21:50

'Israele, riunione governo su voto accordo continua dopo le 23'

La riunione del governo israeliano convocata per votare l'accordo con Hamas sul cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi siglato la notte scorsa a Doha, in corso già da quattro ore, continuerà dopo le 23 ora locale, le 22 in Italia. Lo riferiscono i media israeliani.

19:54

Domani Hamas comunica i nomi dei primi 3 rapiti da liberare'

 Domani Hamas comunicherà a Israele i nomi dei primi tre ostaggi che saranno liberati domenica alle 16,00 nell'ambito dell'accordo. Lo riferisce la tv pubblica israeliana Kan. Secondo il programma, il settimo giorno verranno resi noti i nomi di altri quattro rapiti. Ogni settimana, i nomi di altri tre. 

19:24

Centinaia di camion con aiuti attendono di entrare nella Striscia

      "Centinaia di camion di aiuti sono in fila nella città egiziana di Al-Arish, pronti per entrare nella Striscia". Lo ha scritto su Facebook l'emittente pubblica egiziana al-Qaera precisando che i veicoli trasportano "generi alimentari, tende e tutte le forniture e risorse essenziali per la vita" a Gaza.

    L'emittente segnala inoltre "intensi preparativi da parte dello Stato egiziano nel governatorato del Sinai settentrionale per facilitare l'ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza", "in vista dell'apertura del lato palestinese del valico di Rafah. Gli ospedali egiziani nel Sinai settentrionale sono prontissimi ad accogliere i feriti provenienti dalla Striscia". 

     Sul lato egiziano, "tra i 700 e i 1.000 camion" sono in attesa, ha dichiarato all'AFP una fonte della Mezzaluna Rossa egiziana. Tuttavia, di fronte ai continui raid aerei israeliani, gli operatori umanitari rimangono scettici: secondo Amande Bazerolle, coordinatrice di Medici Senza Frontiere, la promessa di far entrare 600 camion al giorno, un livello superiore a quello pre-bellico, "non è tecnicamente realizzabile".

    "Da quando Rafah è stata distrutta, le infrastrutture non sono in grado di gestire questo livello di logistica", ha detto all'Afp al telefono da Gaza. Gli aiuti che arrivano a Gaza vengono spesso saccheggiati da bande armate e civili disperati. "Gli israeliani hanno colpito la polizia, quindi non c'è più nessuno a proteggere i carichi", sottolinea Bazerolle

19:25

L'Egitto ripara strade ed edifici sul valico di Rafah

     Una fonte della sicurezza egiziana ha riferito che le autorità egiziane "continuano a riparare piazze, strade ed edifici del valico di Rafah sul lato palestinese al fine di riaprire" il passaggio "entro due giorni".

     "Le autorità israeliane hanno chiuso il valico terrestre di Rafah per 259 giorni consecutivi", ricordano fonti informate egiziane riferendosi al 3 maggio dell'anno scorso, quando le forze armate israeliane avviarono un'operazione militare nella città di Rafah, situata nella parte meridionale di Gaza, acquisendo il controllo del valico, importante punto di passaggio fra la Striscia e l'Egitto.

    Una fonte qualificata della Mezzaluna Rossa egiziana nel Sinai Settentrionale ha segnalato che le autorità israeliane oggi hanno tenuto chiuso il valico di Kerem Shalom impedendo l'ingresso di aiuti umanitari. 

18:34

Abu Mazen: 'Siamo pronti ad assumerci piena responsabilità a Gaza'

      L'ufficio del presidente dell'Autorità Palestinese Abu Mazen ha dichiarato che, dopo l'annuncio del cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, la Presidenza palestinese conferma che "si assumerà la piena responsabilità nella Striscia di Gaza".

     "Il governo palestinese ha completato tutti i preparativi e le squadre di sicurezza sono pienamente preparate a svolgere qualsiasi compito. I loro compiti sono alleviare le sofferenze del nostro popolo, riportare gli sfollati alle loro case, gestire i valichi di frontiera e ripristinare i servizi di base come acqua ed elettricità", ha dichiarato.

18:33

La riunione del governo israeliano si apre con 3 ore di ritardo 

     Con circa tre ore di ritardo, si è aperta adesso la riunione del governo israeliano nella quale è stato portato all'approvazione l'accordo siglato con Hamas per la liberazione degli ostaggi e la tregua a Gaza. 

16:39

Domenica alle 16 liberi 95 detenuti palestinesi 

       Dopo la riunione del gabinetto, il ministero della Giustizia israeliano ha pubblicato l'elenco dei detenuti palestinesi il cui rilascio è previsto nel primo round dell'accordo, soggetto all'approvazione del governo.

     L'elenco comprende 95 detenuti e, secondo il piano, la loro liberazione non sarà effettuata prima delle 16,00 (ora locale) di domenica. La maggior parte dei detenuti palestinesi nell'elenco sono donne e solo uno, con meno di 18 anni, condannato per omicidio.

16:33

Ben Gvir: 'Sono inorridito, ergastolani liberi torneranno a uccidere' 

       "Se fino a ieri ero inorridito da questo accordo, oggi quando viene rivelato che terroristi con l'ergastolo vengono rilasciati a Gerusalemme, in Cisgiordania, quando tutti sanno che cercheranno di fare di nuovo del male e a uccidere di nuovo, mi prende l'ansia", ha scritto su X il ministro di ultradestra israeliano Itamar Ben Gvir, che ha votato contro l'accordo nella riunione di gabinetto e ieri ha annunciato che si dimetterà.

    "Mi rivolgo agli amici del Likud e del sionismo religioso, non è troppo tardi, questo accordo può essere fermato", ha aggiunto. 

15:57

Ben Gvir e Smotrich hanno votato contro l'accordo 

      I ministri di ultradestra Itamar Ben Gvir e Bezalel Smotrich hanno votato contro l'accordo con Hamas sulla tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi durante la riunione di gabinetto, mentre gli altri ministri hanno votato a favore. Ieri Ben Gvir ha annunciato che lui e il suo partito Otzma Yehudit si dimetteranno se l'accordo di cessate il fuoco e di rilascio degli ostaggi verrà approvato.

      "Se la guerra contro Hamas riprenderà con tutta la sua forza per raggiungere i suoi obiettivi e gli scopi decisivi che restano incompiuti, torneremo al governo", ha detto.

14:38

Il servizio carcerario israeliano trasferirà i detenuti palestinesi, non la Croce Rossa 

     Il Servizio carcerario israeliano ha dichiarato che si sta preparando a rilasciare i detenuti di sicurezza palestinesi come parte dell'accordo di cessate il fuoco con Hamas. L'attuazione dell'accordo è prevista per domenica.

     Saranno le autorità israeliane, non la Croce Rossa, a facilitare la prima parte del trasporto dei prigionieri, per garantire che "i terroristi non si discostino dalle rigide linee guida di sicurezza e si astengano da qualsiasi espressione di gioia all'interno del territorio israeliano", ha affermato il Servizio carcerario. 

14:13

Netanyahu: 'Se la fase 2 fallisce, guerra riprende con l'autorizzazione degli Usa'

       Il primo ministro Benyamin Netanyahu ha riferito durante la riunione di gabinetto che Israele "ha ricevuto garanzie inequivocabili da entrambi i presidenti Usa, sia Biden che Trump, che se i negoziati sulla fase due dell'accordo falliscono e Hamas non accetta le richieste di sicurezza, l'Idf tornerà a combattere intensamente a Gaza con il sostegno degli Stati Uniti". Lo scrive Ynet. 

14:05

Israele, il gabinetto di sicurezza approva l'accordo su Gaza  

     "Dopo aver esaminato tutti gli aspetti politici, di sicurezza e umanitari, e comprendendo che l'accordo proposto sostiene il raggiungimento degli obiettivi della guerra, la Commissione dei Ministri per gli Affari di Sicurezza Nazionale (Gabinetto politico) ha raccomandato al governo di approvare il piano proposto. Il governo si riunirà più tardi oggi". Lo riferisce l'ufficio del primo ministro. 

13:30

Kallas: 'Il cessate il fuoco è un passo verso la pace duratura'

       L'accordo sul cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi "è un importante passo per una pace duratura, un ottimo inizio. L'Ue lavorerà con i partners per portare aiuti a Gaza, è nostro interesse che gli aiuti arrivino" a destinazione. Lo ha detto l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera, Kaja Kallas, in un'intervista rilasciata a un gruppo di media internazionali tra i quali l'ANSA.

    L'Ue "è impegnata per la soluzione dei due Stati", ha aggiunto Kallas spiegando che Bruxelles ha iniziato il lavoro per "l'impego della missione a Rafah", per cui serve l'invito di entrambe le parti (Israele e Anp) e l'ok dell'Egitto.

13:29

Media, 1.700 detenuti palestinesi in cambio dei 33 ostaggi

      Secondo una copia trapelata dell'accordo, oltre 1.700 detenuti palestinesi saranno liberati in cambio di 33 ostaggi israeliani nella prima fase dell'accordo: 700 terroristi, di cui 250-300 stanno scontando l'ergastolo; 1.000 cittadini di Gaza catturati dall'8 ottobre durante i combattimenti nella Striscia; e 47 detenuti nuovamente arrestati in seguito all'accordo sulla liberazione di Gilad Shalit del 2011. Lo riferiscono i media israeliani. 

13:20

'Hamas darà domani a Israele elenco dei primi ostaggi liberi' 

L'elenco dei primi ostaggi che saranno liberati da Hamas sarà ricevuto da Israele entro domani alle 16.30 ora locale, le 15.30 in Italia. Lo riferisce Ynet.

13:09

Alle 14.30 riunione governo Israele per approvare accordo

     Il Consiglio dei ministri israeliano si riunirà oggi alle 15.30 ora locale (le 14.30 in Italia) per approvare l'accordo sul cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi. Lo riferiscono i media israeliani. La riunione del governo inizierà presso l'ufficio del primo ministro a Gerusalemme, circa un'ora prima dell'inizio dello Shabbat. Lo riferiscono i media israeliani.

12:42

Corte suprema esaminerà ricorsi contro accordo anche a Shabbat

Fonti dell'amministrazione giudiziaria affermano che la Corte Suprema (Bagatz) "in nessun caso" sarà un ostacolo per l'accordo sugli ostaggi e che, se verranno presentate petizioni contro di esso e sarà necessario, la discussione si terrà anche durante lo Shabbat. Prima che possano essere presentate petizioni in merito, il gabinetto e il governo devono approvare l'accordo sugli ostaggi.

11:52

Ufficio Netanyahu, iniziata discussione gabinetto su accordo

L'ufficio del primo ministro israeliano rende noto che è iniziata la discussione del gabinetto di Sicurezza a Gerusalemme. Prima della riunione, si è tenuta una valutazione operativa di sicurezza sull'attuazione dell'accordo con Hamas, presieduta dal premier Benyamin Netanyahu, insieme al team negoziale tornato da Doha.

11:32

Haaretz, 'Hamas rivelerà nomi ostaggi solo quando li libera'

"Hamas dovrebbe rivelare i nomi degli ostaggi che saranno liberati solo il giorno della loro liberazione", secondo fonti di Haaretz. Tuttavia, in una dichiarazione rilasciata dall'ufficio del primo ministro, si afferma che i nomi saranno resi pubblici solo dopo che gli ostaggi saranno stati consegnati all'Idf e le loro famiglie saranno state informate.

11:18

Ben Gvir, 'amo Netanyahu, mi assicurerò che resti premier'

"Amo il primo ministro Benyamin Netanyahu e mi assicurerò che continui ad essere premier, ma me ne andrò perché l'accordo firmato è disastroso". Lo ha scritto su X il ministro di ultradestra israeliano Itamar Ben Gvir che ieri sera ha annunciato le sue dimissioni nel caso in cui l'accordo di tregua e rilascio degli ostaggi venisse firmato.

11:07

Pubblicata lista 33 ostaggi da liberare, primi Bibas e soldatesse

E' stata resa nota la lista dei 33 ostaggi che saranno rilasciati da Hamas durante la prima fase dell'accordo. L'elenco non è in ordine di rilascio e non indica le condizioni degli ostaggi. Israele ritiene che la maggior parte dei 33 siano vivi. Tra i primi ad essere rilasciati ci sono le donne rapite dai kibbutz e al festival di Nova: Romi Gonen, Emili Demari, Arbel Yehud, Doron Steinbrecher, nonché Shiri Bibas e i suoi figli Ariel e Kfir. Successivamente, secondo il piano, saranno liberate le cinque soldatesse Liri Elbag, Karina Ariev, Agam Berger, Daniela Galbo e Naama Levi. La lista include anche 10 uomini di età compresa tra i 50 e gli 85 anni: Ohad Ben Ami, Gidi Moses, Keith Sigal, Ofer Calderon, Eliyahu Sharabi, Itzik Elgart, Shlomo Mancer, Ohad Yahalomi, Oded Lipschitz e Tzachi Idan. Inoltre, dovrebbero essere rilasciati nella prima fase dell'accordo altri nove ostaggi, tra cui feriti e malati - Yarden Bibas (il padre dei due bambini), Shagai Dekel Chen, Yair Horn, Omer Venkert, Aleksandr Tropnov, Eliya Cohen, Or Levy, Tal Shoham e Omer Shem Tov - così come Avra Mengistu e Hisham Shaaban al-Said, che sono prigionieri a Gaza già da dieci anni.

11:03

Media, 'prime tre donne saranno liberate domenica alle 16'

Secondo fonti qualificate, l'attuazione dell'accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas, firmato nella notte a Doha, inizierà come previsto domenica e non subirà ritardi dovuti alla concomitanza con le riunioni del governo israeliano. Lo riferiscono i media israeliani aggiungendo che il primo rilascio, di tre donne civili, avverrà domenica alle 16, ora locale. La tregua dovrebbe entrare in vigore domenica alle 12.15. Secondo indiscrezioni l'ufficio del primo ministro ha informato i parenti degli ostaggi che l'elenco dei detenuti palestinesi destinati al rilascio sarà reso pubblico dopo la riunione del governo di questa mattina.

10:57

Ufficio Netanyahu, gli ostaggi liberi già da domenica

"Soggetto all'approvazione del gabinetto e del governo, e all'entrata in vigore dell'accordo, il rilascio degli ostaggi potrebbe realizzarsi secondo il piano stabilito, con la possibilità che gli ostaggi vengano liberati già domenica". Lo rende noto l'ufficio di Benyamin Netanyahu.

10:44

Israele, gabinetto riunito per l'approvazione dell'accordo

E' cominciata dopo le 11 ora locale (le 10 in Italia), dopo un ritardo durato circa un'ora, la riunione del gabinetto israeliano per l'approvazione dell'accordo sul cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi. Lo riferiscono i media israeliani.

09:33

Crosetto, 50 tonnellate di aiuti umanitari partiti per Gaza

Prosegue l'impegno umanitario della Difesa a favore della popolazione nella Striscia di Gaza. E' partita, infatti, dal porto di Monfalcone (GO) una nave diretta a Cipro con a bordo oltre 50 tonnellate di beni di prima necessità raccolti dalla "Confederazione Nazionale delle Misericordie d'Italia".Dopo l'arrivo al porto di Limassol, a Cipro, il materiale verrà successivamente trasferito a Gaza. Il ninistro della Difesa, Guido Crosetto, che ha autorizzato l'iniziativa, ha dichiarato: "L'Italia anche in questa occasione dimostra di essere al fianco di chi soffre e continuerà a fare tutto il possibile per dare speranza a chi, come a Gaza, vive momenti difficilissimi".

09:28

G7, 'appoggiamo e sosterremo l'accordo Israele-Hamas'

"Appoggiamo pienamente e sosterremo l'accordo di cessate il fuoco raggiunto tra Israele e Hamas": lo affermano in un comunicato i leader dei Paesi del G7, sottolineando che "si tratta di uno sviluppo significativo che ha il potenziale per garantire il rilascio di tutti gli ostaggi rimanenti, facilitare ulteriormente gli aiuti umanitari urgentemente necessari e aprire la strada ai civili per tornare alle loro case e alle loro vite e ricostruirle". I leader del G7 rimangono allo stesso tempo "inequivocabili" nella loro "condanna di Hamas".

07:06

G7, 'accordo Gaza sviluppo significativo, ora piena attuazione'

I leader del G7 hanno definito l'accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza "uno sviluppo significativo" e hanno esortato Israele e Hamas a lavorare per la sua "piena attuazione". "Si tratta di uno sviluppo significativo", ha affermato il G7 in una dichiarazione esortando "tutte le parti a impegnarsi in modo costruttivo" nelle prossime fasi dei colloqui "per contribuire a garantire la sua piena attuazione e la fine permanente delle ostilità". Il G7 ha inoltre ribadito il proprio sostegno alla sicurezza di Israele e ha esortato "l'Iran e i suoi alleati a cessare ogni ulteriore attacco contro" lo Stato ebraico. Il gruppo dei paesi più sviluppati ha anche chiesto di risolvere "la catastrofica situazione umanitaria a Gaza, dove le condizioni continuano a deteriorarsi. Esortiamo tutte le parti - si legge nel comunicato - a garantire il passaggio sicuro, rapido e senza ostacoli degli aiuti umanitari e ad assicurare la protezione dei civili, compresi gli operatori umanitari".

07:06

Biden, Netanyahu soddisfi legittime preoccupazioni palestinesi

Il presidente americano uscente Joe Biden ha detto che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu "deve trovare un modo per soddisfare le legittime preoccupazioni" dei palestinesi, per la sostenibilità a lungo termine di Israele. Che lo Stato ebraico "sarà in grado di sostenersi a lungo termine senza soddisfare la questione palestinese non accadrà", ha detto ieri sera Biden in un'intervista a Msnbc. "Continuavo a ricordare al mio amico Bibi Netanyahu, ed è un amico anche se ultimamente non andiamo molto d'accordo, che deve trovare un modo per soddisfare le legittime preoccupazioni di un vasto gruppo di persone chiamate palestinesi, che non hanno un posto dove vivere in modo indipendente", ha spiegato il presidente Usa.

07:05

Netanyahu, 'accordo raggiunto, oggi vertice del gabinetto'

L'Ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu ha confermato che è stato raggiunto un "accordo per liberare gli ostaggi" e che ha ordinato al gabinetto politico di sicurezza israeliano di riunirsi nella giornata odierna. "Netanyahu è stato informato dal team negoziale che sono stati raggiunti accordi sull'intesa per liberare gli ostaggi", ha affermato l'ufficio del premier israeliano in un comunicato aggiungendo che il governo si riunirà "per approvare l'accordo" dopo la riunione di oggi del gabinetto politico di sicurezza.

07:03

'Israele e Hamas firmano ufficialmente l'accordo a Doha'

I negoziatori di Israele, Hamas, Stati Uniti e Qatar hanno firmato ufficialmente a Doha l'accordo per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e il rilascio degli ostaggi israeliani. Lo riferisce il media Ynet.

Anche il sito di notizie americano Axios parla dell'avvenuta firma dell'intesa. Da parte Usa la sigla all'accordo è stata messa da Brett McGurk, principale consigliere del presidente Joe Biden per il Medio Oriente. Al raggiungimento dell'intesa - specifica Axios - ha lavorato anche l'inviato del leader americano eletto Donald Trump, Steve Witkoff.

07:02

Israele, scontri tra polizia e manifestanti anti-accordo 

Manifestanti si sono scontrati con la polizia durante una protesta contro un accordo sugli ostaggi a Gerusalemme. Lo riferisce il Times of Israel. Secondo una dichiarazione della polizia, tre manifestanti sono stati arrestati per disturbo dell'ordine pubblico e per aver danneggiato veicoli in transito durante la protesta. Uno degli arrestati avrebbe utilizzato spray al peperoncino contro altri manifestanti. I dimostranti avrebbero bloccato il traffico, compresi i veicoli di emergenza, e appiccato un incendio al centro della strada, ha aggiunto la dichiarazione. Gli oppositori dell'accordo annunciato ieri sostengono che i suoi termini potrebbero mettere a rischio la sicurezza nazionale, rilasciando un numero significativo di palestinesi condannati per terrorismo, lasciando alcuni ostaggi a Gaza e permettendo ad Hamas di rimanere operativo.

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