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CERVERE (CUNEO). «In tante occasioni ho invitato le donne a reagire, a non subire le violenze in modo passivo. Quindi sporgere denuncia era prima di tutto un dovere». Francesca Bergesio, Miss Italia 2023, parla con una consapevolezza e una maturità che la fanno sembrare più vecchia dei suoi spensierati vent’anni. L’altro giorno, in tribunale ad Asti, è stato citato a giudizio il trentenne del Bresciano che, pochi mesi dopo la sua elezione a “più bella d’Italia”, l’ha minacciata sui social. Intimidazioni scritte in forma anonima sulla pagina ufficiale di Facebook e Messenger: «Vengo a violentarti e ti uccido». Con una conclusione da brividi: «Occhio, che so dove abiti». La studentessa di Cervere, nel Cuneese, ha presentato denuncia a dicembre 2023 e le indagini della procura hanno permesso di risalire all’uomo, che pure aveva utilizzato un profilo femminile.
Francesca, ha avuto paura?
«Assolutamente. Ero all’inizio dell’anno da Miss Italia e in quel periodo il mio profilo Facebook lo gestiva mia madre. È stata lei a leggere quel messaggio. Fra noi c’è un buon dialogo e me ne ha subito parlato. Quello che più mi ha spaventato è stato il fatto che lui diceva di sapere dove abito. Io viaggiavo spesso e rientravo la sera da sola. Molte volte lo era anche mamma, perché papà lavora a Roma (è il senatore della Lega, Giorgio Bergesio, ndr). Mi ripetevo: “Francesca, capisci che conosce casa?”. Per la prima volta mi sono messa davvero nei panni di chi quotidianamente subisce minacce e, ancor più, abusi e violenze».
La sera della sua incoronazione a Salsomaggiore, l’11 novembre 2023, si è fatta notare perché, nella prova di talento, ha proposto un monologo contro la violenza sulle donne.
«In tutto il percorso che ho fatto nelle selezioni del concorso, anche in Piemonte, ho sempre voluto sensibilizzare il pubblico sull’argomento. Miss Italia è un palco che innalza la donna, nonostante mille pregiudizi, e le dà voce. Di temi avrei potuto portarne a migliaia. O proporre un numero di danza. Ma ho pensato che, da donna, avrei potuto sparire un attimo come Francesca, per immedesimarmi in chi soffre ogni giorno. E parlarne. Perché purtroppo il tema viene trattato in modo troppo superficiale. Quasi che farlo fosse una moda».
In un’intervista a La Stampa lei ha detto: «Occorre educare i maschi fin da piccoli al rispetto e alla parità. Parlarne nelle scuole, altrimenti rimarrà tutto così».
«Lo confermo».
In famiglia è cresciuta parlandone con i suoi?
«Sì, anche con mia sorella Virginia, dalla quale ho sempre tanto supporto. Poi ho la fortuna di avere un bel rapporto con mamma. Tre donne e papà. Così abbiamo sempre fatto squadra. Confidandoci».
Cosa hanno pensato della sua denuncia?
«Ne abbiamo parlato insieme, mi hanno consigliato di rivolgermi alle forze dell’ordine, per valutare con loro il da farsi».
Il processo all’uomo che l’ha minacciata è stato rinviato, il difensore ha chiesto tempo per un eventuale risarcimento. L’avvocato Nicola Menardo, che la rappresenta, ha detto che lei si è costituita parte civile e andrà fino in fondo.
«Lo penso sia per il disagio che le minacce hanno causato, sia per la mia battaglia contro la violenza sulle donne, in ogni forma. Se ci sarà un risarcimento spontaneo, lo devolverò in favore di enti o associazioni del territorio impegnati in questo campo».
Miss Italia è una piemontese, incoronata Francesca Bergesio
È stata testimonial della creazione del “Percorso Donna” nell’ospedale di Cuneo.
«Sì, anche la prevenzione in salute è un tema importante, di cui non si parla ancora abbastanza».
Lei è una bellissima ragazza che si è trovata all’improvviso nel mondo della moda e dello spettacolo: qualcuno si è comportato in modo inappropriato?
«Non ho mai subito abusi di alcun genere. Io, però, sono fortunata: sono cresciuta parlando della violenza di genere non come un tabù. Perché questo può essere l’errore più grande che i genitori possono commettere con i figli: farli crescere con reazioni distorte. Dopo Miss Italia sono più esposta rispetto alla ragazza che ero una volta, ma le critiche costruttive si accettano, da uomo o donna che siano fatte. Devo ringraziare anche la corazza che i miei genitori mi hanno aiutato a costruire, che non mi fa mai dubitare di me, di fronte a eventuali pressioni psicologiche. Ma quante persone fragili ci sono, invece, che cadono in uno stato di alienazione da cui non riescono più a uscire. Fino all’estremo».
Ha raccontato di essere stata bullizzata.
«Nei primi anni delle superiori ero molto alta per la mia età. Quello che poi è diventato un pregio. Il supporto psicologico di mamma mi ha insegnato, pian piano, che potevo anche mettere i tacchi, perché avrei fatto sentire a disagio soltanto i maschi insicuri».
Da Miss, quand’era a Treviso per un evento, ha portato un mazzo di fiori davanti alla casa di Giulia Cecchettin, a Vigonovo, rimanendo qualche istante in raccoglimento. Senza avvertire i media.
«Ero in Veneto, non potevo non andarci. Ma non certo per fare audience. Non l’ho anticipato a nessuno. E abbiamo allontanato i giornalisti».
Perché non poteva non andarci?
«Per una connessione agghiacciante: mentre io recitavo quel monologo sul palco di Salsomaggiore, Giulia veniva uccisa. Questo mi ha fatto sentire ancora più vicino a lei. E ho sentito di dovere e volere andare a recitare quella preghiera».
Ha lasciato anche un biglietto. Che c’era scritto?
«Un pensiero: “Cara Giulia, riposa in pace. Ti sono vicina con il cuore. Combatterò per te e per tutte noi donne. Un abbraccio. Francesca”».
Miss Italia è una piemontese, incoronata Francesca Bergesio
I suoi impegni non ti hanno permesso di frequentare la facoltà di Medicina come desideravi. Che scelta hai fatto?
«Mi sono iscritta a Scienze politiche e sociali a Torino: l’indirizzo non prevede obbligo di frequenza e mi coinvolge. Così possono proseguire i progetti nel cinema, che è il mio sogno, e parallelamente nel mondo della moda, per diversi brand».
Ora è fidanzata?
«Adesso sì».
Francesca, ci ricorda come finisce il monologo di Anna Steri, quello di Miss Italia?
«Mi chiamo Alice, e ora sono nuvola, e pioggia, e terra, e mare. E respiro di madre su tutti gli orfani di questo mondo».