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L'universo senza materia oscura, teoria fisica controcorrente

9 mesi fa 13
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L'universo può essere spiegato senza dover necessariamente ricorrere alla materia oscura: è quanto sostiene il fisico Rajendra Gupta dell'Università di Ottawa (Canada) in uno studio, pubblicato su The Astrophysical Journal, che promette di scuotere i fondamenti su cui si basano gli attuali modelli cosmologici.

La teoria ad oggi più accreditata sostiene che l'universo sia composto per il 5% dalla materia ordinaria che vediamo, mentre il restante 95% sarebbe costituito dalla materia oscura (27%) e dall'energia oscura (68%). La maggior parte della massa dell’universo sarebbe dunque composta da materia 'invisibile', dotata di massa gravitazionale ma che non emette né riflette luce, e quindi non può essere osservata con i rivelatori sensibili allo spettro elettromagnetico.

Secondo Gupta, invece, è possibile spiegare il comportamento di stelle, galassie e pianeti in modo completamente diverso. Già nel 2023 aveva pubblicato un primo studio in cui rispolverava la teoria della luce stanca di Zwicky, secondo cui lo spostamento verso il rosso della luce proveniente da galassie lontane sarebbe dovuto alla graduale perdita di energia da parte dei fotoni su vaste distanze cosmiche. A questa teoria aveva poi abbinato l'idea del premio Nobel Paul Dirac, secondo cui alcune costanti fisiche fondamentali che governano le interazioni tra particelle potrebbero essere variate nel tempo. Era così giunto ad affermare che l'universo potrebbe avere 26,7 miliardi di anni e non 13,7 miliardi come stimato finora.

Nel suo nuovo studio Gupta conferma quei risultati dicendo che gli hanno permesso di "scoprire che l'universo non ha bisogno della materia oscura per esistere. Nella cosmologia standard si afferma che l’espansione accelerata dell’universo è causata dall’energia oscura, ma in realtà è dovuta alle forze della natura che si indeboliscono con l'espansione, non all’energia oscura".

Gupta ricorda che "ci sono diversi articoli che mettono in dubbio l'esistenza della materia oscura, ma il mio è il primo, per quanto ne so, che elimina la sua esistenza cosmologica pur essendo coerente con le principali osservazioni cosmologiche che abbiamo avuto il tempo di confermare".

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