ARTICLE AD BOX
Il caso dell'arresto di Giovanni Toti rappresenta un vero e proprio terremoto politico a un mese dal voto per le Europee dell'8 e 9 giugno. L'accusa di corruzione a carico del governatore della Liguria ma soprattutto la misura di custodia cautelare dopo diversi mesi di indagini qualche dubbio lo lascia: siamo ancora una volta di fronte a un'inchiesta a orologeria deflagrata proprio in vista di una consultazione elettorale? La risposta a questa domanda la darà solo il tempo. E già in passato inchieste roboanti si sono concluse nel nulla procurando però dimissioni e cadute di giunte grazie alle tempeste sollevate dalla magistratura. Staremo a vedere.
La sinistra (sciacalla) usa già la vicenda per picconare il centrodestra chiedendo le dimissioni immediate di Toti. E sul campo progressista c'è una sorta di rivalsa per il caso Emiliano scoppiato in Puglia. Il governatore si è salvato grazie a Calenda e ai grillini con la mozione di sfiducia finita nel nulla. Ma la questione morale, tanto cara alla sinistra, anche in Puglia c'è, eccome. Così Giovanni Donzelli a È sempre cartabianca, il talk show di Bianca Berlinguer su Rete 4, spiega qual è la differenza tra il caso Toti e quello Emiliano: "Giovanni Toti dice che non ha fatto nulla delle cose di cui è accusato, invece in Puglia Emiliano si è vantato in piazza di aver portato il sindaco di Bari dai mafiosi a chiedere il permesso di lavorare". Un punto su cui riflettere...