Il Federal open market committee (Fomc), il braccio operativo della Federal Reserve sulla politica monetaria degli Stati Uniti, ha deciso di mantenere invariati i tassi d'interesse nella forbice tra il 5,25% e il 5,50%, il livello più alto dal 2001. La decisione è in linea con le attese degli analisti.
La Fed ha deciso anche di rallentare la velocità di riduzione del suo bilancio, in una mossa che allenterà la pressione del Dipartimento del Tesoro e sulle emissioni di Treasury. Da giugno la Fed imporrà un tetto di 25 miliardi di dollari al mese ai Treasury, dai 60 attuali, mantenendo a 35 miliardi quella dei mortgage-backed securities. "I recenti indicatori suggeriscono che l'attività economica ha continuato a espandersi. Il mercato del lavoro resta solido, e il tasso di disoccupazione basso. L'inflazione è rallentata nell'ultimo anno ma resta elevata. Negli ultimi mesi c'è stata una mancanza di progressi verso l'obiettivo del 2%", afferma la Fed nel comunicato diffuso al termine della due giorni di riunione. "Non ci aspettiamo che sarò appropriato ridurre i tassi fino a quando non avremo maggiore fiducia sulla traiettoria dell'inflazione verso il target del 2%", mette in evidenza la Fed.
A partire da giugno la Fed rallenterà il ritmo di riduzione del bilancio della banca centrale. E' quanto si legge nel comunicato con cui la Federal Reserve ha annunciato la conferma dei tassi di interesse nell'intervallo tra il 5,25% e il 5,50%. Nel dettaglio, il limite massimo dei Treasury che saranno lasciati maturare senza essere sostituiti scenderà a 25 miliardi di dollari al mese dagli attuali 60 miliardi. Invariato a 35 miliardi di dollari al mese, invece, il cap per il debito delle agenzie federali e le mortgage backed securities e ogni ammontare in eccesso a questo tetto sarà reinvestito in Treasury.
Il Comitato, si legge nella nota la termine del direttivo, «cerca di raggiungere la massima occupazione e un tasso di inflazione del 2% nel lungo periodo. Il Comitato ritiene che nell'ultimo anno i rischi per il raggiungimento degli obiettivi di occupazione e inflazione si siano equilibrati. Le prospettive economiche sono incerte e la Fed rimane molto attenta ai rischi di inflazione». La Fed «valuterà attentamente i dati in arrivo, l'evoluzione delle prospettive e l'equilibrio dei rischi. Il Comitato ritiene che non sarà opportuno ridurre l'intervallo obiettivo finché non avrà acquisito maggiore fiducia nel fatto che l'inflazione si stia muovendo in modo sostenibile verso il 2%».
Nel valutare l'orientamento appropriato della politica monetaria, dice ancora la Fed, «si continuerà a monitorare le implicazioni delle informazioni in arrivo per le prospettive economiche. Il Comitato sarà pronto ad adeguare l'orientamento della politica monetaria nel modo più appropriato se dovessero emergere rischi che potrebbero ostacolare il raggiungimento degli obiettivi. Le valutazioni - si conclude - terranno conto di un'ampia gamma di informazioni, tra cui i dati sulle condizioni del mercato del lavoro, le pressioni e le aspettative inflazionistiche, gli sviluppi finanziari e internazionali».