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Lagarde: 'Prematuro dire dove si fermerà il calo dei tassi'

7 ore fa 1
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La Bce ha tagliato i tassi per la quinta volta nell'attuale fase di allentamento monetario, con una nuova sforbiciata da 25 punti base come nelle quattro decisioni precedenti.

Il tasso di riferimento, quello sui depositi, passa così dal 3% al 2,75%. Il tasso sui rifinanziamenti principali scende al 2,90% e quello sui prestiti marginali al 3,15%. 

"L'economia è in stagnazione nel quarto trimestre, e resterà debole nel breve termine. La manifattura è in contrazione, i servizi si espandono ma la fiducia dei consumatori si deteriora e la spesa delle famiglie non sale". Nonostante il quadro, "le condizioni per la ripresa restano": lo ha detto la presidente della Bce, Christine Lagarde, al termine del Consiglio direttivo

"In questo momento è prematuro dire dove il calo dei tassi d'interesse dovrà fermarsi", una decisione che "sarà basata sui dati economici" così come il ritmo, l'ampiezza e la sequenza delle prossime decisioni di politica monetaria. Lo ha dettoLagarde, senza confermare né smentire l'orientamento di alcuni esponenti del board di portare semplicemente i tassi al livello neutrale. Lagarde ha spiegato che la decisione di oggi "è stata presa all'unanimità" e "non c'è stata alcuna decisione se fosse la decisione giusta".

"Sono fiduciosa che il Bitcoin non entrerà a far parte delle riserve di alcuna delle banche centrali" dell'Unione europea. Lo ha detto Lagarde in risposta alla domanda se la Bce - finora molto critica nei confronti dei crypto asset - avesse cambiato idea dopo l'annuncio, favorevole, di Donald Trump. "L'opinione che circola al Consiglio direttivo, e anche nel Consiglio generale, è che le riserve devono essere liquide, sicure, al riparo da sospetti di riciclaggio o attività criminali", ha detto Lagarde.

 "Il processo disinflazionistico è ben avviato" e l'inflazione continua a evolvere "in linea con le proiezioni", che la vedono tornare all'obiettivo del 2% nel corso dell'anno. Lo scrive la Bce nel suo comunicato al termine del Consiglio direttivo.

"L'inflazione interna resta elevata, principalmente perché salari e prezzi in determinati settori si stanno ancora adeguando al passato incremento dell'inflazione con considerevole ritardo. La crescita delle retribuzioni si sta però moderando secondo le attese e i profitti ne stanno parzialmente attenuando l'impatto sull'inflazione". 

L'economia dell'area euro "sta ancora affrontando circostanze avverse". Lo scrive la Bce nel comunicato di politica monetaria, riconoscendo che "le condizioni di finanziamento continuano a essere rigide, anche perché la politica monetaria rimane restrittiva e i passati rialzi dei tassi di interesse si stanno ancora trasmettendo ai crediti in essere".

Tuttavia secondo Francoforte "l'aumento dei redditi reali e il graduale venir meno degli effetti della politica monetaria restrittiva dovrebbero sostenere una crescita della domanda nel corso nel tempo".

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