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La Lazio all'insegna del turnover annienta la Dinamo Kiev. Esordio da sogno per Baroni, che alla prima panchina in Europa League si regala un 3-0 in trasferta. Mattatori del match Dia, autore di una doppietta e scelto in extremis dal tecnico, e Dele-Bashiru, tornato dal 1' dopo le esclusioni con Milan, Verona e Fiorentina mettendo a referto addirittura un assist e un gol. I biancocelesti portano a casa anche il primo clean sheet della stagione grazie a un ottimo Provedel. Unica macchia l'espulsione ingenua di Noslin.
Lazio scatenata: Dia (doppietta) e Dele-Bashiru portano i biancocelesti sullo 0-3
Pronti, via la Dinamo Kiev conferma il 4-3-3, mentre Baroni cambia solo Noslin con Dia nel 4-2-3-1 iniziale, scelta che dà subito i propri frutti. In realtà dopo 18 secondi gli ucraini si rendono pericolosi con Vanat, ma al 4' la Lazio passa già avanti proprio con Dia, abile a sfruttare assieme a Pedro un'uscita fuori tempo del centrale Ceballos e battendo Bushchan con un piattone destro. Partenza da dimenticare per la squadra di Shovkovsky, che al 19' è anche costretto a sostituire proprio Ceballos con Bilovar per un infortunio muscolare. La Dinamo torna a farsi vedere al 25' con una punizione insidiosa di Shaparenko, ma dietro balla troppo e al 34' lascia un'autostrada a Dele-Bashiru, che lanciato a tu per tu col portiere da Vecino non può sbagliare firmando il raddoppio. Il nigeriano si sblocca mentalmente e un minuto dopo regala a Dia anche l'assist per la doppietta personale (di testa) con la retroguardia avversaria completamente in bambola. Primo tempo da dimenticare per gli ucraini, che nel finale provano ad accorciare le distanze con Pikhalyonok, Brazhko e Yarmolenko, ma si ritrovano di fronte un attento Provedel.
Lazio avanti 0-3 al duplice fischio, con tre gol in quattro tiri in porta.
La Lazio gestisce il risultato e ritrova Castellanos
Il secondo tempo inizia di sicuro con meno emozioni e con Baroni costretto a sostituire Patric per un infortunio all'adduttore della coscia destra inserendo al suo posto Gila. Entra anche Isaksen per Tchaouna. La Dinamo mantiene lo stesso assetto, ma dalle parti di Provedel non arrivano pericoli a differenza di Bushchan, che al 60' rischia di subire il quarto gol in quattro casi: prima il palo di Pedro (su grande intervento del portiere avversario), poi la doppia chance di Isaksen e infine un'altra per Dia. Shovkovsky prova a smuovere le acque, ma toglie i due giocatori più talentuosi: fuori Shaparenko e Yarmolenko, dentro Rubchynskyi e Baharu. Baroni invece dà minuti a Castellanos e Zaccagni, con quest'ultimo che subito dopo (al 72') comporta l'espulsione di Baharu entrato otto minuti prima. Cartellino che nasce da una revisione al Var dopo una gran parata di Provedel sul destro da fuori di Brazhko. Al 79' tocca anche a Noslin dietro la punta, ma l'ex Hellas molto ingenuamente si fa espellere poco dopo per una gomitata su Dubinchac. Nel finale per la Dinamo entra anche Guerrero e Andriyevskiy, pericoloso su punizione, ma fermato ancora dal solito Provedel, che si ripete nel finale su Brazhko prima del triplice fischio.