Lingotto Fiere, dopo il Salone adesso mano alle criticità: nel mirino viabilità e ampliamento degli spazi

Il successo del Salone del Libro di Torino ha messo i nodi che si stringono attorno all'evento. Se è vero che i numeri degli ultimi due anni confermano una tendenza dal punto di vista delle presenze dalla quale è difficile immaginare che in futuro ci si possa discostare, è altrettanto vero che a questo punto organizzatori e istituzioni dovranno sedersi attorno a un tavolo per comprendere come rendere rendere ancora più strutturata la macchina dell'evento: dall'accessibilità all'evento, agli spazi espositivi e congressuali interni ed esterni al Lingotto Fiere. 

Un tema che all'indomani della chiusura della manifestazione è stato messo in evidenza anche da Stefano Lo Russo, sindaco di Torino: "Chiaro che noi abbiamo una dimensone organizzativa che sta dimostrando che ogni anno la scommessa fatta relativamente all'ampliamento degli spazi espositivi viene vinta", ha spiegato il primo cittadino, "Quest'anno sono stati realizzati nuovi spazi nell'area esterna, quindi è stato fatto un investimento anche in prospettiva importante e i risultati sono arrivati. Sicuramente la logistica di accesso al Lingotto è funzionale per il fatto che arriva la metropolitana, ma sappiamo bene che è un elemento complesso. Come l'attuale composizione del centro fieristico. Non appena possibile ci troveremo attorno al tavolo con tutti coloro che sono coinvolti in questo tipo di iniziative per capire come migliorare ulteriormente l'assetto di quell'area e soprattutto come lavorare sul polo fieristico". 

Una posizione in linea con i messaggi arrivati dagli organizzatori durante la conferenza stampa di chiusura del Salone 2024. È stato messo in evidenza infatti come un quarto degli eventi (circa 200 su 800 presi a campione) sia andato tutto esaurito, dato che ha evidenziato come forse si debba intervenire per ampliare ulteriormente gli spazi. 

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