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PISTOIA - Un malore fatale, sul posto di lavoro, a 76 anni. Così è morto Massimo Mirabelli. «Mio padre ha sempre lavorato nel settore trasporti. Questa volta era stato assunto con un contratto di un mese. Continuava a fare qualcosa, nonostante avesse 76 anni, perché come in ogni famiglia ci sono tanti bisogni da soddisfare. Siamo sconvolti», racconta Federico Mirabelli, assessore ai Lavori Pubblici di Livorno e figlio di Massimo: l'uomo è morto mentre scaricava un carico di biancheria sotto all'hotel Ercolini e Savi di Montecatini Terme (provincia di Pistoia).
Massimo Mirabelli morto, la vicenda
«La magistratura ha disposto l’autopsia. – ha poi spiegato il figlio del 76enne a La Nazione – Aspettiamo che sia eseguita per riaverlo con noi». Mirabelli aveva iniziato proprio il 10 aprile a lavorare per una ditta di trasporti con sede all’Isola d’Elba, impegnata a consegnare e a ritirare la biancheria per gli alberghi della costa toscana. «Sapevamo che oggi avrebbe iniziato questo nuovo lavoro – ha raccontato in un'altra intervista l'assessore – . Mio padre è sempre stato presente per tutti noi: ha lavorato con grande impegno e si è sacrificato per la sua famiglia, per garantirci una vita dignitosa. È questo il ricordo più bello che conservo di lui: la sua immensa generosità, fin da quando eravamo bambini. – ha aggiunto – È stato un grande esempio di vita».
C'è anche il racconto di Luigi Marco Mibelli, titolare dell'azienda dove aveva iniziato a lavorare Mirabelli. A Il Tirreno racconta: «Quando mi hanno avvertito ero in ospedale a Portoferraio, per mia suocera che è ricoverata. Ho lasciato tutto e sono corso a Montecatini. Sono sconvolto, conoscevo Massimo da 40 anni. Mi aveva chiesto di poter lavorare perché la pensione non gli bastava. Lui era un uomo in gamba, aveva la patente del camion e voleva lavorare. Era il suo primo giorno di prova. – ha aggiunto – Gli avevo detto di provare e poi dirmi in sincerità se ce la poteva fare. Lui era molto contento. Non doveva andare a finire in questo modo. Sono sconvolto, vicino alla moglie e a tutta la sua famiglia. Mi è crollato il mondo addosso». Il sindaco di Livorno Luca Salvetti ha espresso «sgomento e dolore per questo lutto che riguarda da vicino Federico Mirabelli e la sua famiglia. Una notizia che ci ha lasciato senza parole. L’intera giunta è scossa, siamo vicini a Federico e a tutta la sua famiglia». Mirabelli lascia moglie e due figli.