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Mattia Cossettini come è morto davvero? Autopsia effettuata, quando escono i risultati e tutti i dubbi sul decesso

6 giorni fa 2
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Il piccolo Mattia Cossettini è morto a soli 9 anni a Marsa Alam (Egitto) nel corso di una vacanza con i suoi genitori. Sin dal principio la sua scomparsa è stata circondata da interrogativi e dubbi, dal momento che il bambino appariva perfettamente sano fino al momento della tragedia. Dopo una comunicazione della Direzione sanitaria del Mar Rosso su Facebook circa l'esito di esami effettuati sul corpo del piccolo (che avrebbero dimostrato l'esistenza di una grave patologia preesistente), i genitori hanno ritenuto «necessario» chiarire le circostanze della morte del bambino con l'autopsia. 

Mattia Cossettini morto a 9 anni a Marsa Alam, per l'ospedale «aveva un tumore al cervello». Ma la famiglia non ne era a conoscenza

I dubbi: l'ipotesi colpo di calore, poi il peggioramento

Fin dal principio, la morte del bambino di 9 anni colpito da un malore a Marsa Alam ha fatto sorgere perplessità. I genitori avevano fatto sapere attraverso la loro avvocata, Maria Virginia Maccari, che Mattia «non aveva mai accusato alcun sintomo che potesse far presagire o solo immaginare che fosse affetto da patologie o da altri problemi di salute». 

Il malore aveva colpito il bambino durante una gita in barca, nel corso della quale aveva perso conoscenza per qualche minuto. Il medico del resort aveva inizialmente pensato a un colpo di calore e aveva prescritto un ricostituente e riposo.

Ma poche ore dopo Mattia aveva perso di nuovo conoscenza: a quel punto erano stati allertati i paramedici che avevano accompagnato il piccolo d'urgenza al primo soccorso.

Già in quel frangente i soccorritori avevano ipotizzato una morte dovuta a emorragia cerebrale. Trasportato in ospedale, le sue condizioni di salute si erano rivelate molto più gravi di quanto atteso.

La Direzione Sanitaria del Mar Rosso: «Complicazioni per un tumore cerebrale»

Pochi giorni dopo la tragedia, la "Direzione delle questioni sanitarie del Mar Rosso" ha comunicato su Facebook che il decesso era stato causato «da complicazioni di un tumore cerebrale, di cui il bambino soffriva già prima di recarsi in Egitto, oltre a un'infezione da polmonite batterica, che ha portato a un arresto cardiaco».

La Direzione sanitaria ha aggiunto che il bambino era «giunto all'ospedale di Marsa Alam, nel governatorato del Mar Rosso, alle 2:30 del mattino di lunedì 6 gennaio (...) completamente privo di conoscenza, clinicamente morto. Prima del ricovero, soffriva di vomito ricorrente e di forti mal di testa. Le convulsioni erano iniziate il giorno precedente al ricovero». Secondo le autorità sanitarie egiziane, «il referto dell'ospedale indicava che il bambino era stato sottoposto a una Tac, che aveva evidenziato un'emorragia cerebrale causata dal tumore». I sanitari avrebbero fatto il possibile: «Sono stati rimossi i liquidi accumulati nella trachea», è stata creata un'apertura «per consentire l'ingresso di ossigeno nei polmoni e sono stati effettuati diversi tentativi di rianimazione cardiaca, purtroppo senza alcun risultato».

Tuttavia i genitori di Mattia Cossettini non sarebbero stati assolutamente a conoscenza di una una simile patologia, o tantomeno di un problema di salute le cui complicazioni gravi potessero causargli la morte, secondo quanto appreso dall'Ansa. 

Per questo la famiglia ha chiesto di «effettuare ulteriori accertamenti per comprendere appieno i reali eventi e le cause che hanno portato alla tragica scomparsa». Lo aveva reso noto l'avvocata della famiglia. 

I genitori, comunque, come già fatto sapere nei giorni scorsi, non hanno rilasciato alcuna dichiarazione e non intendono commentare la notizia e, tornati in Friuli, hanno atteso il rientro della salma.

L'autopsia in Italia, presto gli esiti

La salma del piccolo Mattia Cossettini è giunta in Italia ieri, come reso noto dagli stessi genitori del piccolo attraverso la loro avvocata, Maria Virginia Maccari.

«Questo importante risultato è stato possibile grazie al prezioso supporto del Consolato Italiano in Egitto, che ha seguito con dedizione e professionalità l'intera vicenda, collaborando costantemente con la Farnesina», ha fatto sapere la legale. Grazie al rimpatrio in Italia con un aereo atterrato a Venezia, con scalo a Istanbul, è stato possibile svolgere nuovi accertamenti dalla direzione sanitaria dell'Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale, su richiesta della pediatra del bimbo d'intesa con la famiglia.

Disposto il riscontro diagnostico per accertare le cause della morte, oggi è stata effettuata l'autopsia. Gli esiti saranno noti fra qualche settimana, dopo lo svolgimento di tutti gli esami necessari per approfondire il caso. Il funerale di Mattia si svolgerà nel duomo di Tricesimo venerdì 17 alle 15.

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