Mattia Minguzzi, vandalizzata la tomba a Istanbul. Oggi il processo: attese migliaia di persone davanti al tribunale

È stata vandalizzata la tomba di Mattia Ahemt Minguzzi, il 14enne di origini italo-turche che il 9 febbraio morì dopo due settimane passate in terapia intensiva, a seguito dell'accoltellamento subìto nel quartiere di Kadikoy, a Istanbul. Il fatto è riferito dall'emittente Ntv. Il danneggiamento, su cui sta indagando la polizia, arriva a poche ore dalla prima udienza, che vede imputati due minorenni per omicidio. Il pubblico ministero ha chiesto una pena tra i 18 e i 24 anni. 

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Oltretutto, negli scorsi giorni la famiglia della vittima aveva ricevuto diverse minacce anonime online. Andrea Minguzzi, il padre di Mattia, aveva dichiarato che il figlio non conosceva gli aggressori e che l'aggressione sarebbe avvenuta senza apparente ragione: la scorsa settimana anche il presidente turco Erdogana aveva incontrato la famiglia. 

L'omicidio di Mattia Ahmet Anguzzi 

Mattia Ahmet Minguzzi si trovava nel quartiere Kadikoy venerdì 24 con due amici, nel mercato della zona, doveva ci era andato per acquistare dell'attrezzature da skateboarding. Apparentemente senza ragione, si sarebbe scatenato un alterco con altri due ragazzi, di 15 e 16 anni, che avrebbero successivamente accoltellato il ragazzo 5 volte al petto, prendendolo poi a pugni quando il giovane era ancora a terra.

Un medico che si trovava nei paraggi si avvicinò alla scena, effettuando un massaggio cardiaco sul ragazzo. I due, ripresi dalle telecamere del mercato, furono arrestati. 

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Mattia morì due settimane dopo, al Goztepe City Hospital. L'accoltellamento del ragazzo era stato documentato con un video dove si vedeva un giovane colpire Mattia con cinque coltellate, mentre un altro sferrava un calcio contro il 14enne già a terra. La vicenda ha colpito molto l'opinione pubblica turca, con migliaia di persone che sono attese in tribunale per assistere al processo.