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Capitolo secondo: la famiglia Trump è di nuovo First family. E sotto la cupola di Capitol Hill si stringe al capostipite Donald mentre giura come 47esimo presidente degli Stati Uniti. Al suo fianco la moglie Melania, imperscrutabile dietro il cappello che non toglie mai, dalla messa nella chiesa di Saint John fino all’uscita al seguito del marito dalla Rotonda del Campidoglio. Proprio il copricapo firmato dal designer americano Eric Javits diventa l’accessorio più chiacchierato dell’inauguration day perché rende la First Lady ancora più misteriosa del solito (in caso ce ne fosse bisogno) nascondendole del tutto lo sguardo. E, dicono le malelingue, assicurandole una distanza fisica dal consorte, come dimostra il bacio che lui tenta di darle, il quale, ripreso dalle telecamere di tutto il mondo, cade nel vuoto diventando subito virale. «Con quel cappello è quasi volata via», ironizzerà Donald Trump, che – comprensibilmente – sembra non condividere la scelta stilistica. Ma il cappello è anche un accessorio di potere, che permette di vedere senza essere vista.
IL CAMBIAMENTO
Melania è cambiata e non si ispira più a Jackie Kennedy ma piuttosto alle mise delle reali europee: il suo look non vuole fare tendenza ma evocare sobrietà e controllo. Tanto più che, mentre nel 2017 erano stati molti i designer che avevano rifiutato di vestirla, adesso le grandi maison fanno a gara per proporle i loro modelli. Il cappotto di ieri, abbinato all’ormai famoso cappello, è firmato dal newyorchese Adam Lippes e, come la blusa e la gonna, è stato cucito a mano nella Grande Mela. Blu navy, come il completo di Donald, e (almeno) questo dimostra vicinanza al marito: i due, comunque sia, “giocano” nella stessa squadra.
OLTRE DUE METRI
Anche se uno degli unici sorrisi Melania lo riserva al figlio Barron il quale, in piedi accanto a lei durante la cerimonia, “troneggia” (è il caso di dirlo vista l’altezza di oltre due metri) su genitori, fratelli e sorelle. Nell’ultima presidenza Trump, Barron aveva 10 anni: ora ne ha 18 e ha potuto votare per suo padre, ma non vivrà nella Capitale perché impegnato negli studi alla New York University. E sua madre? Sarà «alla Casa Bianca. Ma, quando serve, sarò a New York o a Palm Beach – ha dichiarato recentemente Melania – La mia priorità è essere una mamma, una First lady, una moglie, oltre a servire il Paese». La transizione, ha assicurato, sarà più facile oggi rispetto alla volta scorsa. Quel che è certo è che, rispetto alla prima presidenza Trump, gli equilibri familiari potrebbero cambiare. Ivanka Trump e Jared Kushner, i membri della famiglia più di tutti in prima linea durante il governo Trump I, stavolta avrebbero optato per un ruolo più defilato. La figlia prediletta ha detto chiaramente che non tornerà a Washington: i piccoli Arabella, Joseph e Theodore hanno bisogno di lei. «Il motivo principale per il quale non tornerò al servizio della presidenza è che ora ne conosco il prezzo, ed è un prezzo che non voglio imporre ai miei figli», ha dichiarato. Parole simili a quelle del marito Jared, il quale aveva assicurato in tempi non sospetti che la vita della coppia sarebbe «andata avanti» anche in caso di elezione di Trump. I loro tre figli, presenti alla messa di ieri, hanno provocato qualche déjà vu agli addetti ai lavori: sembrava, analizzando (anche) i loro look, di assistere a un evento ufficiale dei reali inglesi. Per quanto riguarda mamma Ivanka ha scelto – non a caso – una mise diversa dalle altre donne della famiglia: niente nero o blu scuro ma un verde bosco con un cappello che ricorda lo stile parigino. Francese anche la borsa: una preziosissima (e costosissima) Lady Dior.
Per un membro della famiglia che fa un passo indietro ce n’è un altro pronto a diventare protagonista. Così Donald Jr, in prima fila al fianco del padre, ha avuto non solo un ruolo determinante nella scelta del vicepresidente JD Vance, ma è ora il custode della “fiamma politica” del tycoon, come dimostrato dall’incursione in Groenlandia proprio durante le polemiche innescate dalle dichiarazioni di Trump su un’eventuale annessione. Cravatta rosso repubblicano e completo blu, Donald Trump secondo del suo nome è anche protagonista del gossip sentimentale del momento: mentre la ex compagna Kimberly Guilfoyle è stata nominata dal presidente ambasciatrice in Grecia, l’attuale fidanzata Bettina Anderson (la quale, dicono i tabloid, non è graditissima al clan perché non abbastanza Maga) ha fatto il suo debutto insieme a lui al Gala del giorno precedente all’insediamento del “suocero”.
L’ASTRO
Il vero astro nascente della famiglia, però, è l’altra nuora di Trump, Lara, 41enne moglie del secondogenito Eric e co-presidente del Comitato nazionale repubblicano, la quale è diventata uno dei volti di punta della campagna elettorale con il suo discorso alla convention. Per il futuro, si vedrà: intanto è al fianco del marito Eric (il quale continuerà con il suo ruolo apicale nella Trump Organization) nel giorno dell’insediamento, fasciata in un cappotto blu con frange Paco Rabanne. Dovrebbe restare invece (ancora) fuori dai ruoli politici la socialite Tiffany Trump: a lungo la figlia “dimenticata”, ora è sposata con il miliardario Michael Boulos da cui aspetta un figlio. La gravidanza è stata annunciata proprio dal padre Donald nel corso di un evento elettorale: e suo suocero, Massad Boulos, di origine libanese, è stato nominato dal neopresidente consigliere senior per il Medio Oriente e il mondo arabo.