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Meloni al Senato: “No all’invio di truppe in Ucraina, rischio escalation. Elezioni farsa, Navalny non sarà dimenticato. Israele-Palestina, sì alla soluzione dei due Stati”

10 mesi fa 15
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«Ribadisco anche in questa Aula come fatto ampiamente dal ministro Tajani che la nostra posizione non è favorevole in alcun modo all'ipotesi di un intervento diretto di truppe di Paesi Ue in Ucraina, poichè 'foriera di una escalation pericolosa da evitare ad ogni costo'». Così la presidente del consiglio, Giorgia Meloni, nelle comunicazioni in Senato vista del Consiglio europeo al via giovedì a Bruxelles del 21 e 22 marzo che, in base all'ordine del giorno, discuterà di guerra in Ucraina, sicurezza e difesa comune, Gaza, allargamento dell'Ue, relazioni esterne, migrazione, agricoltura e semestre europeo.

La premier, dopo aver accennato alle «elezioni farsa» ucraine e ricordato il «sacrificio» di Navalny, ha attaccato Mosca: «Come ci si può sedere al tavolo delle trattative con chi non ha mai rispettato gli accordi?». E sulla cooperazione con Kiev ha aggiunto: «Non si tratta dell'impegno a fornire armi, ma di un'intesa che riguarda una cooperazione a 360 gradi, come è naturale che avvenga con uno stato che ha avviato il processo di ingresso nell'Unione europea».
Poi Meloni ha affrontato l’argomento Medio Oriente: «Non siamo insensibili davanti alle vittime innocenti di Gaza», ha dichiarato, «vittime due volte: di Hamas, che le utilizza come scudi umani, e delle truppe israeliane». Poi la soluzione del conflitto auspicata dal governo: «Salutiamo con favore il cambio della leadership dell'Anp che ci auguriamo rilanci la prospettiva dei due Stati, una prospettiva nella quale l'Europa deve giocare un ruolo da protagonista».

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