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Meloni: “Parlare con Salvini e Orban sul sostegno all’Ucraina? Contano decisioni e voti”. Sul no ai progetti con Israele dell’Università di Torino: “Scelta preoccupante”

10 mesi fa 50
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«A chiarire il loro sostegno all'Ucraina penso, che in entrambi i casi, parlino le decisioni e i voti, che dicono che la posizione del Governo e' chiara: i voti dicono che a livello europeo noi siamo riusciti, negli ultimi due Consigli europei, sia a mandare avanti l'accesso dell'Ucraina all'Unione europea, sia a garantire una revisione del bilancio pluriennale che consente di sostenere l'Ucraina per i prossimi quattro anni». Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, replica cosi', nell'Aula della Camera, all'opposizione che le contesta la vicinanza alle posizioni del premier ungherese, Viktor Orban, e del vice presidente del Consiglio, Matteo Salvini. "Quindi in alcuni casi - ha aggiunto - quando io parlo, e in alcuni casi, non avevo bisogno di farlo, come nel caso del ministro Salvini, parlo con persone con le quali ho buoni rapporti ed e' capace che riesca a portare a casa dei risultati".

"Considero preoccupante che il Senato accademico dell'Università di Torino scelga di non partecipare al bando per la cooperazione scientifica con Israele. E lo faccia dopo un'occupazione da parte dei collettivi. Se le istituzioni si piegano a questi metodi rischiamo di avere molti problemi". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni alla Camera, durante la replica nel dibattito sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo.

Considero grave e preoccupante l'ondata di antisemitismo dilagante, anche nella nostra opinione pubblica. La considero preoccupante in particolare quando colpisce le nostre istituzioni". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in Aula alla Camera. Subito dopo ha definito "grave e preoccupante" la decisione del Senato accademico dell'università di Torino.

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