ARTICLE AD BOX
Non c'è pace per Michele Merlo. Due oltraggi in pochi giorni alla tomba del cantante ("figlio" di Amici) morto per una leucemia fulminante, a soli 28 anni, nel giugno di 3 anni fa.
La Procura chiede l'archiviazione: «Impossibile dimostrare che poteva essere salvato»
Doppia incursione nel cimitero di Rosà (nel Vicentino), dove Michele riposa. Prima è stato fatto sparire il libro a lui dedicato dalla scrittrice trentina Alice Porta. La copia di «Con il cuore tra le righe» è stata tolta. Poi è comparsa la scritta «Alice Porta vergognati».
Il dolore del padre di Michele
Il padre di Michele Merlo, sentivo da Tva, ha stigmatizzato il gesto definendolo «odioso e particolarmente grave». «Non si può vilipendere in questo modo la tomba di un ragazzo così giovane morto - le parole del padre - Si tratta di persone malate che devono essere sorvegliate.
Anche da parte dell'amministrazione comunale servirebbe maggiore vigilanza sul cimitero. Episodi come questi, purtroppo non sono nuovi».
I precedenti
Nel corso degli anni la tomba di Merlo era già stata profanata: spariti vari ricordi, tra cui foto e peluche lasciate dai fan del cantante. «La mamma degli infami è sempre incinta», aveva scritto sui social il padre seguito a ruota dalla madre: «Un gesto veramente ignobile. Devi solo vergognarti».
Le reazioni
Un gesto definito "immotivato" dal momento che il libro è stato approvato dalla famiglia Merlo e che il ricavato ottenuto dalla vendita di "Con Il Cuore Tra Le Righe" sarà devoluto ai progetti dell’Associazione Romantico Ribelle, nata in ricordo di Michele e presieduta dai genitori. Questo il messaggio diffuso attraverso i social dell’Associazione Romantico Ribelle: «Ciò che è accaduto oggi sulla tomba di Michi è vergognoso. Non è la prima volta che vengono rubati o danneggiati gli oggetti che sono lì ma sottrarre il libro di Alice Porta e lasciare al suo posto un insulto per lei è qualcosa che non possiamo accettare. Il libro di Alice è un libro a cui tutti noi teniamo molto, che abbiamo “approvato” e fortemente voluto per continuare a mantenere vivo il ricordo di Michele. Se qualcuno pensa che per questo Alice debba vergognarsi allora vuol dire che pensa che tutti noi dovremmo vergognarci. Se chi si è permesso di compiere un gesto cosi ignobile frequenta questa pagina è pregato di non farlo più. Per Katia, Domenico e per tutti noi che abbiamo voluto bene a Michi e che ogni giorno proviamo a farlo rivivere in tutte le nostre iniziative, è già molto doloroso se qualcuno non è in grado di capirlo. Chiunque sia sappia che non è più il benvenuto né sulla tomba di Michele né su questa pagina. Vergognatevi!».