ARTICLE AD BOX
Una camera con bagno privato e cucina condivisa, quindici metri quadrati al costo di 1.024 euro al mese. Non è una stanza in un condominio qualsiasi, ma nel Collegiate Milan North, lo studentato più esclusivo di Milano, in cui oltre alle aule studio ci sono spa, bar, sala benessere, palestra e cinema. Questa residenza offre, si legge sul sito, «stanze private ai prezzi migliori», con affitti che partono da quasi 12mila euro annui per una stanza con bagno e sfiorano i 19mila per un miniappartamento di 23 metri quadrati. Nonostante le tariffe non accessibili a chiunque, molte stanze sono già sold out per l’anno accademico 2024/2025.
A un anno dalle prime proteste degli studenti con le tende sul caro affitti, al di là delle iniziative in fieri portate avanti da fondazioni e da Cdp, a farsi avanti nelle principali città universitarie sono soprattutto le aziende private che propongono studentati con alloggi che superano anche i mille euro al mese.
La Collegiate del capoluogo lombardo, ad esempio, fa parte di una compagnia che ha la sede principale nel Regno Unito, con residenze in luoghi universitari prestigiosi come Cambridge, Londra e Cardiff. E in Italia è solo uno dei tanti esempi di residenze di lusso. Negli ultimi anni gli investitori internazionali sono arrivati anche in Piemonte a offrire monolocali che partono da 830 euro al mese fino allo Skyline Studio a poco meno di mille euro per venti metri quadrati, cifre ben sopra alla media torinese. È il Taurasia Living Torino, la residenza universitaria più cara della città, gestita dal gruppo CRM Students, che possiede anche una struttura a Bologna e una a Firenze. I servizi offerti sono pressoché gli stessi, i prezzi sono più alti ma questo non ferma le domande. A Bologna la soluzione più economica – un monolocale da 919 euro al mese – è già sold out. Tra le opzioni disponibili c’è ancora lo Smart Studio Top, 19 metri quadrati per 1.295 euro mensili. Prezzi leggermente inferiori a Firenze, dove si parte da 899 euro per arrivare a 1.215. Ma c’è un’opzione ancor più esclusiva, The social hub, ex Student hotel inaugurato nel 2018, che propone a quasi 1.500 euro mensili una camera con cucina in comune.
La chiamano “ospitalità ibrida”, caratterizzata da spazi a metà tra uno studentato di lusso e un albergo, prevede la possibilità di soggiorni brevi o di un anno intero ed è pensata per studenti, lavoratori e turisti. I prezzi però somigliano più a quelli di un bed and breakfast che a quelli di una residenza. E il discorso vale anche per la sede di Bologna, dove la tariffa studentesca per un letto in una stanza condivisa dal primo ottobre 2024 al 31 gennaio 2025 sfiora i 994 euro al mese compresa di utenze, cucina comune, palestra, piscina, pulizia, lavanderia e biciclette. A inizio 2025 The social hub crescerà, aprendo una seconda struttura a Firenze, nel quartiere centrale di San Jacopino, e una a Roma, nell’ex dogana di San Lorenzo. Nel 2026, poi, raggiungerà quota cinque strutture, arrivando anche a Torino e prevedendo 525 posti letto, un auditorium con cinema e un bar con piscina nel cuore di Aurora.