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Roma, 18 giu. (Adnkronos) - "Dal 7 di ottobre non è mai più stato autorizzato l'invio di armi a Israele. Non sono state più concesse autorizzazioni per vendita di armi, cosa che ha provocato anche una polemica forte nei miei confronti da parte del governo e sulla stampa israeliani". Lo ha detto il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, in un'audizione davanti alle commissioni congiunte al Senato.
"Detto ciò - ha precisato Tajani - le licenze autorizzate prima del 7 di ottobre sono state analizzate tutte caso per caso. In base alle caratteristiche dei materiali, sono stati inviati in Israele solo quelli che non possono essere utilizzati contro la popolazione civile, come pezzi di ricambio radio, perché formalmente sono ausili militari, ma non sono bombe antiuomo".
"Credo che tutte le istituzioni internazionali abbiano apprezzato il rigore dell'Italia - ha aggiunto il ministro - Non abbiamo mai negato di essere amici di Israele, ma anche durante gli incontri che ho avuto in Israele ho ricevuto molte critiche da parte del governo israeliano, anche direttamente dal ministro degli Esteri che mi chiedeva di rivedere la posizione italiana, e io gli ho risposto che la legge italiana non prevede la possibilità di vendere a un Paese che è in guerra materiale bellico".