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Mps, "offerta ostile" su Mediobanca. Un terremoto in Borsa e nell'alta finanza, cosa può accadere

6 ore fa 1
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Una filiale di Mps

Banca Monte dei Paschi di Siena ha deciso di promuovere un'offerta pubblica di scambio totalitaria volontaria avente a oggetto la totalità delle azioni ordinarie di Mediobanca. Tra le condizioni a cui è subordinata l'offerta pubblica di scambio di Mps su Mediobanca figura il conseguimento del 66,67% del capitale di Piazzetta Cuccia. Lo si legge nel comunicato in cui il Monte annuncia l'operazione. La condizione di efficacia, al pari delle altre posta da Mps, è rinunciabile "solo espressamente" dalla banca.

Un annuncio che scatena il caos nell'alta finanza e in Borsa. Secondo Medio Banca, l'Opa "non è stata concordata" e sarà dunque considerata "ostile". A Piazza Affari, Mps entra agli scambi in Borsa dopo l'offerta su Mediobanca cedendo il 9% a 6,34 euro. Piazzetta Cuccia resta positiva e guadagna il 2,81% a 15,72 euro. Sempre fonti vicine a Mediobanca, l'Opa giunge in ogni caso "non inattesa". Ancora nessun commento ufficiale da Piazzetta Cuccia.

Da Mps sottolineano invece come l'obiettivo dell'offerta sia acquisire l'intero capitale sociale dell'emittente e conseguire la revoca delle azioni Mediobanca dalla quotazione su Euronext Milan. Si ritiene, infatti, che il delisting favorisca gli obiettivi di integrazione, creazione di sinergie e crescita tra Mps e Mediobanca. L'ad di Montepaschi Luigi Lovaglio aveva prospettato al Ministero dell'Economia e delle Finanze, primo azionista dell'istituto, l'operazione su Mediobanca già alla fine del 2022. "Il 16 dicembre 2022 - ha spiegato Lovaglio in conference call -, dopo aver completato l'aumento di capitale da 2,5 miliardi (cui partecipò anche il Mef ndr) incontrai il ministro dell'economia (Giancarlo Giorgetti. ndr) e presentati 3 opzioni: continuare da soli, fare un'operazione fra pari e un'operazione con Mediobanca. Ora - ha concluso - è giunto il momento". Con l'Ops su Mediobanca, Mps beneficerà del flusso di cassa di Generali. Il Leone non è direttamente citato ma è chiaro il riferimento nel comunicato di Montepaschi in cui si dice che il nascente gruppo darà vita a un "operatore che beneficia di un flusso di cassa sostenibile, derivante dall'investimento assicurativo". Mediobanca detiene il 13% circa di Generali.

"Si tratta di un'opportunità strategica incredibile che giunge in un momento chiave del nostro percorso evolutivo e in un momento in cui il mercato e molto reattivo", ha spiegato ancora l'ad Lovaglio -. Mps può diventare un campione italiano con un modello bancario globale, tra i migliori sul mercato. Sarà un gruppo con competenze distintive e complementari per servire tutti i tipi di clientela e con un grado notevole di innovazione", puntando sulla "migliore business combination industriale" e sulla unione "con un istituto finanziario che gode di una forte reputazione e di una posizione leader sul mercato". Mediobanca viene definita "la controparte migliore" e anche per questo, conclude l'ad di Mps, "noi proteggeremo" e "continueremo a 'nutrire' entrambi i marchi mantenendo le loro competenze e posizionamenti unici". 

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