Museo egizio, 2023 anno da record: a trainare la visitatrice tipo (donna, laureata e turista)

Una turista donna, laureata, che ha un'età tra i 35 e i 64 anni. È questo l'identikit del visitatore tipo del Museo egizio di Torino. A tracciarlo è stata la 'Fondazione Sant'Agata per l'economia e la cultura' che ha condotto un'analisi dettagliata tra il luglio e l'ottobre dello scorso anno. Dati importanti perché danno un volto ai tanti visitatori del principale museo torinese, che sono anche coloro che in città e provincia spendono per ospitalità e servizi. 

Un turismo sostenibile nell'era dell'overtourism 

I numeri dell'egizio

L'analisi attesta che dal 2021 a oggi la ricaduta economica sul territorio di Torino è cresciuta di 141 milioni di euro circa: nel 2021 c'era una ricaduta di quasi 84 milioni di euro; nel 2023 è stata di 223 milioni di euro. Ma chi è il visitatore dell'Egizio? Il visitatore tipo, come detto, è donna, turista, laureata che ha un'età tra i 35 anni e i 64. Il 15% invece sono giovani tra i 18 e i 34 anni. Il 47% ha una laurea, il 15% un titolo post laurea e il 30% è diplomato. Il 61% sono turisti di cui il 20% stranieri. I turisti vengono in coppia (il 33%) o in famiglia (il 34%). Il 19% dei turisti è venuto a Torino appositamente per vedere l'Egizio. 

Un'ultima curiosità. I giovani sono la categoria più propensa a investire sul Museo egizio: il 73% degli intervistati tra i 18 e i 24 anni sarebbero pronti a effettuare una donazione. Il 42% degli intervistati nella fascia di età tra i 55 e i 64 anni al contrario non sono disposti a investire sul museo. Gli over60 in media donerebbero poco meno di 15 euro. I torinesi invece sentono il museo un po' come se fosse un proprio tesoretto: 3 su 4 effettuerebbero una donazione al museo. 

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