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La Nato vuole istituire un posto di rappresentanza a Kiev e un nuovo comando in Germania per coordinare l'assistenza all'Ucraina. È uno scoop del quotidiano Wall Street Journal che cita funzionari statunitensi e alleati.
È un segnale forte della nuova leadership di Mark Rutte che ha tra le priorità la salvaguardia degli aiuti a lungo termine per l'Ucraina nel caso in cui Donald Trump dovesse tornare alla Casa Bianca dopo le elezioni presidenziali americane di quest'anno. Si vogliono, quindi, da un lato preservare e blindare gli aiuti a Kiev. E dall'altro lato prepararsi al possibile "switch" nelle priorità di politica estera di Washington che intende privilegiare il fronte orientale e smobilitare quello europeo. Questo il senso di una presenza fissa nella capitale ucraina. Ma in cosa consiste questa presenza?
Nato in Ucraina, postazione fissa a Kiev e nuovo comando in Germania dell'Alleanza atlantica
La Nato vuole istituire un ufficio e inviare un proprio funzionario civile di alto livello. E poi, certo, in questo modo si prepara il terreno a un futuro ingresso di Kiev nella Nato. Secondo il quotidiano, la Nato stabilirà anche un nuovo comando a Wiesbaden, in Germania, cui verrà affidato il coordinamento degli invii di equipaggiamenti militari e dell'addestramento delle forze ucraine. L'operazione verrà battezzata "Nato Security Assistance and Training for Ukraine", e vi verranno assegnati circa 700 militari statunitensi e di altri Paesi membri dell'alleanza, che assumeranno un ruolo di cui sino ad oggi si sono fatte carico le Forze armate Usa.
Secondo funzionari ed ex funzionari statunitensi citati dal "Wall Street Journal", le misure studiate dalla Nato consentiranno di coordinare meglio gli sforzi dei Paesi occidentali a sostegno di Kiev, e di renderli meno dipendenti dalle dinamiche politiche dei singoli Paesi membri, a cominciare proprio dagli Stati Uniti.
Una mossa che, dunque, precede le possibili mosse del presidente americano che uscirà dalle urne a novembre. Trump ha ripetutamente criticato la Nato e l'assistenza a Kiev: durante il dibattito contro Biden ha detto che se fosse stato lui alla Casa Bianca la Russia non avrebbe invaso l'Ucraina. I leader alleati, intanto, hanno già detto che il vertice di Washington del 9-11 luglio conterrà un «nuovo linguaggio» sulle prospettive della NATO per l'Ucraina e si concentrerà su una tabella di marcia verso la sua eventuale adesione.
L'Ucraina spera anche di ottenere un impegno di finanziamento militare «garantito» dagli dalla Nato. Il Segretario generale uscente della NATO Jens Stoltenberg ha proposto di fornire all'Ucraina almeno 40 miliardi di euro di sostegno militare ogni anno «per tutto il tempo necessario». Una prospettiva, anche questa, controcorrente rispetto a quel che ha detto Trump che nel faccia a faccia alla Cnn: «Ogni volta che Zelenskyy viene in questo Paese, se ne va con 60 miliardi di dollari. Il più grande venditore di sempre».