"Negli ultimi giorni ho parlato tre volte con il presidente eletto Donald Trump. Sono state conversazioni belle e molto importanti. Colloqui volti a rafforzare ulteriormente la forte alleanza tra Israele e Stati Uniti. Vediamo faccia a faccia la minaccia iraniana in tutte le sue componenti e il pericolo che essa comporta. Vediamo anche le grandi opportunità davanti a Israele, nel campo della pace e della sua espansione". Lo ha detto il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu in un video pubblicato dal suo ufficio.
Intanto almeno 20 persone sono state uccise oggi in un attacco israeliano contro una città sciita situata in una regione prevalentemente cristiana a nord di Beirut: lo ha reso noto il ministero della Sanità libanese. "L'attacco israeliano contro Aalmat nella regione di Jbeil ha provocato 20 morti, tra cui tre bambini, e sei feriti", ha affermato il ministero in un comunicato.
Nell'ambito dei tentativi di raggiungere un cessate il fuoco in Libano, il ministro degli Affari strategici israeliano Ron Dermer è volato negli Stati Uniti sabato sera per incontrare alti funzionari della Casa Bianca, dopo essere stato anche in Russia la settimana scorsa. Lo riferisce Ynet spiegando che negli ultimi tempi delegazioni russe e israeliane hanno avuto colloqui sulla situazione nel nord di Israele, bombardato da oltre un anno da Hezbollah dal Libano, la cessazione delle ostilità con l'Iran e un accordo di cessate il fuoco con Hamas a Gaza.
La protezione civile della Striscia di Gaza gestita da Hamas ha annunciato oggi la morte di 30 persone, tra cui 13 bambini, in due attacchi israeliani. I raid aerei israeliani hanno preso di mira due case nella Striscia di Gaza, ha precisato la protezione civile. Un primo attacco ha ucciso questa mattina "almeno" 25 persone, "tra cui 13 bambini", in una casa di famiglia a Jabalia, nel nord di Gaza, ed ha provocato "più di 30 feriti". I servizi di emergenza palestinesi hanno riferito di un secondo attacco israeliano contro una casa nel quartiere al-Sabra di Gaza City, che ha causato cinque morti e alcuni dispersi. "Alcuni civili sono ancora sotto le macerie", hanno affermato.
Il capo dello staff del premier israeliano, Tzachi Braverman, sarebbe dietro il presunto ricatto a un alto ufficiale della segreteria militare del premier per ottenere l'accesso ai verbali delle riunioni dell'inizio della guerra. Lo riferiscono i media locali. Il caso ha portato all'apertura di un'inchiesta che si concentra sulle modifiche apportate ai verbali delle riunioni che si sono tenute tra Benyamin Netanyahu e il suo ex segretario militare. Braverman, avrebbe anche raccolto video sensibili delle telecamere di sicurezza dell'ex ministro della Difesa Yoav Gallant e di un ufficiale delle Idf del premier per scopi poco chiari.
Aerei da guerra statunitensi hanno messo a segno attacchi contro strutture di stoccaggio di armi degli Huthi nello Yemen. Lo ha fatto sapere il Pentagono. Le armi venivano utilizzate per attaccare imbarcazioni militari e civili nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden, ha detto un funzionario della difesa statunitense.
Le autorità israeliane hanno riaperto il valico di Kerem Shalom, chiuso venerdì e sabato, e hanno autorizzato l'ingresso a Gaza di 200 camion di aiuti umanitari. Lo ha riferito all'ANSA una fonte qualificata della Mezzaluna Rossa egiziana nel Sinai Meridionale precisando che stamattina erano passati almeno 80 camion, tra cui 10 autocisterne di carburante (quattro di diesel, altrettante di gas e due di benzina). "Attendiamo che il resto dei camion entri oggi o domani", ha detto la fonte in mattinata.
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