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Network neonazista fa propaganda violenta sul web, due minori nei guai

10 mesi fa 15
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AnDe 20 marzo 2024 09:05

Un gruppo estremista è stato scoperto dalla polizia di Stato in una operazione internazionale coordinata dalle Agenzie Eurojust e Europol. Due giovani minorenni sono stati arrestati. 

Il network, chiamato "Sturmjager Division", diffondeva contenuti antisemiti, xenofobi e a favore del nazismo in almeno sei Paesi europei, tra cui Belgio, Lituania, Croazia, Romania, Germania e Italia, con membri pronti a commettere atti violenti in qualsiasi momento. Due giovani, entrambi minorenni, sono stati arrestati per la loro appartenenza al gruppo.

Sulle chat, dove venivano scambiati messaggi inneggianti alla violenza e simboli nazisti tra cui la svastica, la “skull mask” e il “sole nero”, erano stati pubblicati veri e propri manuali per l’attacco e il sabotaggio delle infrastrutture critiche nonché istruzioni per la fabbricazione di armi, in particolare ordigni, bombe molotov e sostanze chimiche corrosive.

L’indagine in Italia è stata condotta dalle Digos di Torino e Salerno, insieme ai Centri operativi sicurezza cibernetica di Torino e Napoli, diretta dalle Procure per i Minorenni di Torino e Salerno, con il coordinamento della Procura nazionale antimafia e antiterrorismo e della Direzione centrale della Polizia di prevenzione e del servizio polizia postale e delle comunicazioni. Le forze di polizia hanno smantellato un network estremista all’interno del quale venivano diffusi contenuti antisemiti, xenofobi e apologetici del nazismo.

In questo contesto virtuale, i partecipanti hanno mostrato inclinazione all’odio, rendendosi disponibili anche a commettere reati nel nome delle ideologie professate e a colpire ebrei, musulmani e chiunque fosse considerato di “razza inferiore”, coltivando un vero e proprio “culto” verso suprematisti responsabili di gravi attentati terroristici, come la strage di Utoya (Norvegia) del 2011 e quella di Christchurch (Nuova Zelanda) del 2019.

Nel nostro Paese, l’attività investigativa delle Digos e della Polizia postale aveva portato alla perquisizione nei confronti di 2 minorenni, transitati inizialmente all’interno del network e in seguito fuoriusciti per aderire a un altro gruppo Telegram di medesima matrice.

Dall’ulteriore sviluppo dell’attività di indagine, sono emersi nuovi elementi a carico dei due indagati in merito alla concreta pericolosità della loro propaganda, all’ “ossessione” per gli attentati di natura suprematista, al “fastidio” per gli immigrati nonché all’avversione per gli ebrei.

I tribunali per i minorenni di Salerno e Torino hanno dunque disposto due misure cautelari della “permanenza in casa” dei giovani internauti, eseguite dalla polizia di Stato nella giornata di oggi, mercoledì 20 marzo.

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