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Un dato da incubo lo lega ai match contro Carlos Alcaraz e Jannik Sinner: 0 vittorie contro 13 successi dei rivali (10 del pusterese e tre del murciano). Per Alex de Minaur, insomma, è meglio non giocare contro loro due, altrimenti il verdetto è già scritto. Come fatto nell’ultima partita giocata, nella finale dell’Atp 500 di Rotterdam, che lo ha visto andare k.o. contro Alcaraz in tre set: 6-4, 3-6, 6-2. A caldo, dopo il match, ha parlato delle differenze nel giocare contro loro due: “Giocare contro Carlos è sicuramente meglio per me — ha detto — Sono in grado di mettergli fretta e di fargli male col mio tennis, rendendogli la vita difficile”.
E ancora: “Nel tennis tutto ruota attorno al confronto — ha proseguito de Minaur — non significa che, poiché un giocatore è classificato a un certo livello e un altro a uno più basso, il tennista con la classifica migliore vincerà sempre. Ci sono incroci di stili che possono essere differenti. Contro Alcaraz ci sono andato vicino e la prossima volta ci riuscirò”.
Jannik Sinner? Toh, ecco chi spunta quando non gioca: che miseria...
Nonostante il k.o. nei Paesi Bassi, De Minaur ha però preso con filosofia la sconfitta, commentando sui social ironicamente il risultato. In particolare contro Alcaraz: "Non mi piaci nemmeno più tu", allo spagnolo. Il riferimento è al post fatto dopo la sconfitta in finale a Rotterdam l'anno scorso, quando De Minaur, persa la prima delle due finali di fila contro Jannik, scrisse: "Sinner, non mi piaci più”.