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Non voleva essere sottoposto al Tso, il trattamento sanitario obbligatorio, e così ha aggredito due agenti della polizia penitenziaria che lo stavano piantonando in ospedale.
È quanto successo nella tarda serata di giovedì 14 marzo 2024 all'ospedale di Cirié. Protagonista un 52enne straniero, detenuto nel carcere di Torino.
Tutto ha avuto inizio quando i sanitari hanno richiesto l'intervento degli agenti per effettuare la puntura al detenuto che, di tutta risposta, ha iniziato a strattonare e a colpire gli stessi agenti: uno con un violento calcio, facendolo sbattere con la mano destra vicino alla sponda del letto; l’altro, invece, è stato allontanato con spintoni, rimanendo ferito a un dito con un ferma capelli.
I due poliziotti sono stati portati in ospedale: uno al pronto soccorso dell’ospedale di Rivoli, dove veniva dimesso con una prognosi di quattro giorni quattro; l’altro all’ospedale Maria Vittoria e successivamente all’ospedale Amedeo di Savoia di Torino per la necessaria profilassi conseguenza dell'essere stato a contatto con del sangue.
Per il segretario generale Osapp (Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria) Leo Beneduci "la situazione al carcere di Torino è completamente fuori controllo, Il personale è completamente abbandonato a sé stesso e vige una gravissima carenza d’organico, visto che mancano 270 uomini. L’esiguo personale viene sottoposto a carichi di lavoro davvero disumani. La politica è ancora completamente assente e l’amministrazione immobile e silente. Ancora una volta ci rivolgiamo al presidente del consiglio Giorgia Meloni affinché dichiari lo stato di emergenza delle carceri italiane poiché il sistema penitenziario è divenuto un vero e proprio colabrodo".
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