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Giorgia Meloni e mezzo governo nel mirino dei magistrati per il caso Almasri, la vicenda è deflagrata ieri, martedì 28 gennaio, con il video in cui il premier raccontava la notifica di iscrizione nel registro ricevuta poco prima. Un caso che per ovvie ragioni sta sollevando polemiche enormi e che domina il dibattito mediatico e televisivo.
La vicenda tiene banco anche a Otto e Mezzo, il programma condotto da Lilli Gruber su La7, dove nella puntata di mercoledì 29 gennaio tra gli ospiti figura Marco Travaglio, il direttore del Fatto Quotidiano e punto di riferimento del fronte manettaro. "Meloni ha ribadito che va avanti senza esitazioni e che c'è in gioco la sicurezza della nazione", chiede la Gruber.
Travaglio, per tutta risposta, parte con un'intemerata che non lascia dubbi: il pm Travaglio ha già emesso la sua sentenza, condanna per Meloni e per mezzo governo. Senza appello. "Ci fosse una cosa vera, ogni parola è una menzogna - parte in quarta -. Questa è una tempesta in un bicchier d'acqua, il bicchier d'acqua è la notifica mandata ieri alla Meloni. La tempesta è quella scatenata dalla Meloni per drammatizzare una questione, buttarla in caciara, in complotto. Mentre è una cosa banalissima che nasce da una cosa gravissima: l'Italia deve arrestare Almasri, poiché aderisce alla Corte penale internazionale", taglia corto Travaglio, che vende come assoluta verità il suo racconto, in barba alle stranezze di quell'arresto definito "irrituale".
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"La Procura non ha potuto archiviare la denuncia di Li Gotti perché molto dettagliata, dunque ha dovuto avvisare le persone interessate", ha aggiunto. "Meloni ha ricevuto la notifica, la ha trasformata in un avviso di garanzia e la ha collegata con fatti di attualità che non c'entrano niente: la tempistica non è ad orologeria. La separazione delle carriere e le polemiche dei magistrati non c'entrano niente. Meloni drammatizza perché deve fare finta che tutto ciò che accade nelle aule dei tribunali d'Italia faccia parte di un complotto", conclude Travaglio. Già, per il direttore del Fatto Quotidiano è tutto ok, tutto normale. Niente di strano, nessun tempismo sospetto. Men che meno accanimento. Il punto, però, è che insieme a lui sono rimasti ben pochi a credere a questa versione dei fatti.
Otto e Mezzo, l'intemerata di Travaglio contro Meloni: qui il video