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Olimpiadi Parigi 2024, l’allarme del politologo Lequense: “Putin pronto a seminare il panico con le fake news”

10 mesi fa 16
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PARIGI – Le prossime Olimpiadi di Parigi rappresentano «una vera sfida in termini di sicurezza», secondo il politologo francese Christian Lequesne, specialista di questioni diplomatiche all’università Sciences Po di Parigi. Il presidente Emmanuel Macron ha detto di non aver «nessun dubbio» sul fatto che la Russia stia puntando a destabilizzare l’evento, soprattutto «in termini informatici». Una dichiarazione arrivata subito dopo gli attriti emersi tra Parigi e Mosca su uno scambio telefonico tra i rispettivi ministri della Difesa, rispettivamente Sebastien Lecornu e Sergei Shoigu, al termine del quale le autorità russe hanno espresso la «speranza» che «i servizi speciali francesi non siano coinvolti» nell'attentato al Crocus City Hall. «Commenti barocchi e minacciosi» secondo Macron, parlando di una posizione «senza senso».

Prof. Lequesne, come va interpretata l’uscita di Mosca su un possibile coinvolgimento francese nell’attentato avvenuto nella capitale russa?

«Parigi si è fatta fregare. Nelle condizioni attuali bisogna evitare conversazioni che potrebbero essere strumentalizzate da Mosca. Sono stupito dal fatto che la Francia non abbia avuto questo riflesso, magari accettando un dialogo tra i due ministri chiedendo di non far uscire nulla. Da parte della Francia c’è stata una preoccupante mancanza di prudenza».

Macron prima non esclude la possibilità di inviare truppe occidentali in Ucraina e poi fa dialogare il suo ministro della Difesa con l’omologo russo. A che gioco sta giocando il presidente francese?

«Non c’è nessuna contraddizione perché nella diplomazia spesso bisogna dialogare con gente infrequentabile. Ma quando si entra in contatto con simili interlocutori bisogna prendere tutte le precauzioni necessarie. I diplomatici francesi non hanno valutato i rischi di una possibile strumentalizzazione, cosa che reputo incredibile».

Intanto Macron lancia l’allarme sulla possibile ingerenza russa alle prossime Olimpiadi di Parigi.

«La Francia vuole sfruttare al massimo i Giochi di questa estate per migliorare la sua immagine internazionale. Certo, il presidente punta il dito contro le fake news, che la Russia è solita diffondere. Ma ci sono rischi per la sicurezza molto forti. Un attentato terroristico rappresenterebbe una catastrofe. E di certo non si è scelta la via più facile, visto che molti eventi si svolgeranno nelle strade di Parigi come ad esempio l’inaugurazione prevista sulle rive della Senna e non in un luogo chiuso».

Un eventuale attacco potrebbe essere visto di buon occhio dai russi?

«Sarebbe un successo per tutti coloro che non amano l’Occidente, come l’Iran e altri Paesi. La Russia non si spingerà fino all’appoggio di azioni terroristiche, ma cercherà di compromettere il morale e l’atmosfera delle Olimpiadi diffondendo allarmismi e fake news sui social. Si tratta di pratiche diventate ormai ordinarie per la diplomazia del Cremlino».

Pensa che sia possibile ottenere una tregua olimpica durante i Giochi come richiesto da Macron?

«Una eventuale pausa non risolverebbe nulla. Il problema sta anche nel fatto che le richieste dell’Ucraina sono massimaliste, perché Kiev vuole una pace a qualunque costo. Ma fatico nel pensare che la Russia possa liberare tutti i territori, compresa la Crimea. Non vedo parametri concreti che potrebbero portare a una vera pace, per questo ho l’impressione che si arriverà ad un conflitto congelato. E la Russia è in grado di convivere con una simile situazione».

Una pausa nel conflitto durante i Giochi sarebbe però un successo diplomatico per Macron.

«Si perché un cessate il fuoco di qualche giorno potrebbe essere utilizzato dal presidente francese nei suoi discorsi per dire che aveva ragione».

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