Una "coalizione per la guerra e la migrazione": così il primo ministro ungherese Viktor Orban ha definito la nuova leadership emergente dell'Unione Europea sotto la rinnovata presidenza della Commissione di Ursula von der Leyen. Lo riferisce l'agenzia tedesca Dpa citando un'intervista alla radio di stato ungherese registrata a Berlino dove il leader ungherese incontrerà il cancelliere Olaf Scholz per un colloquio in vista della presidenza del Consiglio dell'Ue affidata dal primo luglio all'Ungheria.
I conservatori "sempre più orientati a sinistra", i socialdemocratici e i liberali, che insieme detengono la maggioranza nel nuovo Parlamento europeo, hanno già raggiunto un accordo per formare questa coalizione, ha sostenuto Orban. Sebbene lunedì, nel vertice informale a Bruxelles non sia stata ancora raggiunta un'intesa sulla composizione dei vertici dell'Ue, il leader populista di destra ha affermato che si tratta di una "partita già finita", e che nell'Unione europea è ormai nata "una coalizione guerrafondaia, nemica dell'economia e favorevole alla migrazione".
Orban, nell'attribuire a Manfred Weber "il ruolo di Beelzebù" nella nascita della "coalizione per la guerra e la migrazione", ha definito il presidente e capogruppo del Ppe "un vecchio nemico e malfattore dell'Ungheria", mentre Ursula von der Leyen è solo una sua "piccola chierichetta". Orban ha sottolineato che la coalizione dei "weberiani", attuerebbe il cosiddetto "Piano Soros", accreditando la teoria che il miliardario e filantropo statunitense di origine ungherese tenterebbe di inondare l'Europa di migranti per privare le nazioni europee della loro identità cristiana e nazionale.
"In Europa si sta verificando una sostituzione della popolazione: l'uomo bianco, cristiano, tradizionalista, diciamo europeo, è in diminuzione; mentre il numero dei migranti importati aumenta", ha proseguito Orban. L'asserzione di un "Piano Soros" non dimostrabile e la lamentela di una presunta "sostituzione etnica" fa parte di teorie cospirazioniste propagandate da estremisti di destra, ricorda la Dpa.
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