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Pancia gonfia? Rimedi e buone abitudini, perfetti in primavera

7 mesi fa 23
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PERCHÉ LA PANCIA SI GONFIA?

 Innanzi tutto, avere la pancia gonfia non significa necessariamente essere sovrappeso: il gonfiore addominale affligge anche molte donne magre. Spesso si tratta di un disagio passeggero, dovuto ad esempio a un pasto troppo abbondante. In altri casi dipende da un accumulo di gas a livello dello stomaco o dell’intestino che, a sua volta, può discendere da molti fattori. Può essere provocato da un’alimentazione disordinata e scorretta, ad esempio troppo ricca di piatti salati e di bibite gassate, o da cattive abitudini a tavola, come la fretta, l’idratazione insufficiente o una masticazione non accurata: da queste scorrettezze alla lunga deriva un disequilibrio della flora batterica intestinale che causa gonfiore e pesantezza. Fanno la loro parte anche le intolleranze alimentari, un intestino pigro, la presenza di disturbi gastro-intestinali come il colon irritabile o la gastrite o addirittura la presenza di malattie croniche e più serie. Il gonfiore di solito è più accentuato dopo i pasti perché i processi digestivi comportano la formazione di aria nell’intestino, con un gonfiore più evidente in caso di digestione lenta e difficoltosa. Nelle donne, il gonfiore addominale può dipendere anche ai cambiamenti ormonali legati al ciclo mestruale e, con l'avanzare dell'età, a mutamenti riconducibili alla menopausa.

COME COMBATTERE IL GONFIORE 

 Dato che le cause del disturbo possono essere numerose, sono anche diverse le possibili strategie e i rimedi per combatterlo. 
- A tavola: il primo passo da fare, naturalmente è rivedere le abitudini alimentari. Possiamo cominciare con l’eliminare tutti i cibi che favoriscono favorire il gonfiore, tra cui l’insalata, che tende a fermentare durante i processi digestivi, e le crucifere, ossia gli ortaggi della famiglia dei broccoli. Sì comunque alla verdura, meglio se cotta, con l’eccezione di cipolle, melanzane e carote, da consumare in piccole quantità; sono da evitare i cibi piccanti e quelli troppo grassi e le fritture. Anche i legumi vanno consumati con estrema moderazione mentre la frutta va mangiata lontano dai pasti, ad esempio  negli spuntini. Prestiamo anche attenzione agli abbinamenti tra i cibi, come il binomio latte+uova, o carne+ legumi: in questo può essere utile anche l’ausilio di un nutrizionista. Tra i cibi che aiutano a sgonfiare l’addome ricordiamo invece il finocchio, la menta (che diminuisce la fermentazione), i mirtilli per le sue proprietà infiammatorie. È sempre opportuno bere con abbondanza, evitando però le bevande gassate. 
- Evitare i pasti troppo abbondanti ed eventualmente impegnarsi per perdere qualche chilo di peso.
- Attenzione alle intolleranze: evitare i cibi a cui si è intolleranti è necessario per prevenire il gonfiore. Sono da tenere sotto controllo il latte e latticini, il glutine e i lievitati, compreso il pane molto morbido e i cibi molto processati. 
- Non saltare mai i pasti e non mangiare mai in fretta: se non si mastica in modo tranquillo e accurato si ingurgita una maggiore quantità di aria, acuendo il fastidio.
- Scegliere alimenti di facile digestione e le cotture semplici: gli alimenti complessi costringono l'apparato gastrointestinale a un super lavoro, rallentando la digestione.
- Probiotici e tisane: sì ai probiotici, utili per riequilibrare la flora batterica intestinale; le tisane, in particolare alla menta piperita, al cardamomo e al finocchio, aiutano a eliminare l’aria presente dell’apparato digerente. 
- Attività fisica: il movimento allena la muscolatura addominale e facilita la digestione. Un’attività fisica moderata, come una passeggiata a passo veloce dopo i pasti, è un’ottima abitudine e un buon antidoto allo stress, che spesso è tra le cause del gonfiore addominale. Il movimento facilita inoltre il transito intestinale e migliora il metabolismo, con un beneficio generale per tutto l’organismo. 

QUANDO RIVOLGERSI AL MEDICO

  Se questi semplici rimedi e l’adozione di uno stile di vita più corretto non bastano a migliorare la situazione, è opportuno consultare il medico, dal quale otterremo consigli più mirati. Il medico va consultato soprattutto se il gonfiore si prolunga nel tempo e se è associato ad altri disturbi, tra cui nausea, diarrea o stitichezza, perdita di peso. 

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