Parla da Ibiza la titolare del centro sportivo di Torino chiuso all’improvviso: cosa dice ai clienti che chiedono rimborsi

Dopo giorni di polemiche per la chiusura improvvisa del centro sportivo Le Club di Torino, in via Piacenza 30/D, la titolare e i soci dell’impianto con palestra e piscina hanno deciso di parlare con una comunicazione scritta. Esprimono le loro considerazioni tramite un’avvocata, a cui si sono rivolti per tutelarsi in questo periodo. Sono le prime dopo le poche con cui, appendendo un foglio alla vetrina dell’impianto, avevano annunciato ai clienti l’amara sorpresa. Molti di loro, infatti, avevano pagato abbonamenti per usufruire dei servizi anche nel corso del 2025 e adesso vorrebbero essere risarciti. 

Fare chiarezza

I soci non si scusano con chi aveva riposto fiducia in loro e nei loro collaboratori. “Vogliamo fare chiarezza – esordiscono – La chiusura deriva da una situazione economica negativa e non più sostenibile. Durante la pandemia abbiamo registrato debiti per 134.000 euro. Le entrate da vendita di abbonamenti, nel mese di dicembre 2024, sono state pari a soli euro 4.100. L’ultimo trimestre del 2024 ha registrato entrate da abbonamenti inferiori del 50% rispetto al medesimo periodo del 2023”. 

Trasloco sull'isola

In questi giorni, erano circolate voci sul fatto che i soci si trovassero a Ibiza. Tramite l’avvocata, le confermano. Ma chiariscono: “Non siamo scappati. Da oltre 15 anni andiamo a Ibiza ogni estate per lavorare. Nel 2023 abbiamo deciso di trasferirci lì definitivamente. Non percepiamo compensi da giugno 2024”. 

Lo sfratto 

I proprietari dei locali che ospitano il centro sportivo erano da tempo in causa con i soci del Le Club. Il 4 gennaio 2025, il tribunale di Torino aveva dichiarato la risoluzione del contratto di locazione, con indicazione di liberare i locali entro il 5 febbraio. 

Risarcimenti? 

Nella comunicazione scritta, non si cita neppure il tema dei risarcimenti. Ce ne saranno? Spiega l’avvocata dei soci: “Al momento, la priorità è pagare i debiti e gli stipendi arretrati ai collaboratori. Poi si capirà come procedere”.

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