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BOLOGNA. Roberto Carnero, professore di letteratura italiana all'Università di Bologna, è rimasto scioccato quando a marzo ha ricevuto una telefonata dal suo editore italiano in merito alla traduzione russa del suo nuovo libro. L'editore russo AST avrebbe accettato di pubblicare il suo saggio critico sul regista italiano apertamente gay Pier Paolo Pasolini solo con ampi tagli. Quando il libro arrivò sugli scaffali russi, Carnero si accorse dell'entità della censura. Le fotografie che circolavano sui canali Telegram russi mostravano che sezioni significative erano state coperte da spesse linee nere, per un totale di circa 70 pagine su 400, ha detto. «Sono molto preoccupato», ha dichiarato in un'intervista telefonica alla Reuters. «È una cosa che accade nei regimi dittatoriali».
Le immagini impressionanti del libro di Carnero hanno gettato i riflettori sulla censura governativa in Russia, in un momento in cui il Cremlino afferma di combattere una guerra con l'Occidente per difendere i suoi "valori tradizionali". Nel corso del governo del Presidente Vladimir Putin, la Russia ha intrapreso un'ampia repressione dei diritti LGBTQ+, dipingendoli come un'invenzione occidentale che minaccia i valori tradizionali russi basati su famiglia, nazione e fede cristiana ortodossa.
La Russia ha definito il movimento LGBTQ+ come estremista e coloro che lo sostengono come terroristi, aprendo la possilità di sottoporre a cause penali le persone LGBTQ+ e i loro sostenitori. Le aziende private russe, come i canali musicali e i distributori di film online, vengono regolarmente multate per aver ospitato contenuti riconducibili al movimento. Nel caso di Carnero, l'editore russo ha parlato apertamente della censura. «Si prega di notare che il testo del libro è stato accorciato a causa della Legge Federale 478», ha scritto AST nell'annuncio online del libro, riferendosi alla legislazione sulla propaganda anti-gay. I passaggi oscurati in Pasolini: Dying for One's OwnIdeas - circa un quinto del testo totale - riguardano la "vita sentimentale e sessuale" del regista, ma non sono esplicitamente sessuali, ha detto Carnero. «Non so se ho preso la decisione giusta», ha detto a proposito della scelta di accettare i tagli. «Ma ho dovuto optare tra due cose che non mi piacevano».
In una dichiarazione della scorsa settimana, l'AST ha affermato che l'oscuramento del testo era la "scelta più onesta" rispetto all'eliminazione completa dei passaggi in cui vengono menzionati temi legati all’omosessualità di Pasolini. «In questo modo, l'opera di Roberto Carnero è diventata interattiva: il lettore decide da solo se utilizzare o meno le fonti di informazione per scoprire ciò che gli viene nascosto», ha scritto AST sul suo canale Telegram. «Il libro diventa il simbolo di un'epoca, l’elemento di una performance, un'affermazione artistica», ha aggiunto.
Una portavoce dell'AST ha rifiutato di commentare ulteriormente le motivazioni che l'hanno spinta a pubblicare un libro con tagli così evidenti. La portavoce ha detto che il libro ha esaurito la prima tiratura di 1.500 copie e che è stata ordinata una seconda tiratura. La AST, una delle maggiori case editrici russe, ha pubblicato anche libri di autori che hanno condannato la guerra in Ucraina o che sono stati bollati come "agenti stranieri" dalla Russia. La settimana scorsa, i media indipendenti russi hanno riferito che l'AST aveva ritirato dal suo sito web sei libri, tra cui Giovanni's Room dello scrittore americano James Baldwin e Legacy del russo Vladimir Sorokin, per rispettare le leggi sulla propaganda anti-gay.
Dan Healey, professore emerito di storia russa moderna al St Antony's College di Oxford, ha dichiarato che la legislazione anti-gay della Russia e le leggi sulla censura di guerra imposte dopo l'invasione su larga scala dell'Ucraina nel 2022 hanno reso la protesta pubblica quasi impossibile nel Paese. «È ovvio che chiunque si impegni nell'attivismo (pro-LGBTQ+) in Russia si espone a una pena detentiva, e non di pochi mesi, ma di anni», ha detto Healey.
Paradossalmente, pubblicare un testo censurato può essere uno dei pochi modi per esprimere in modo sicuro il dissenso, ha aggiunto. La censura del saggio ha una certa sfumatura ironica secondo Carnero dato l'attivismo del regista italiano. Com’è noto Pasolini era un marxista dichiarato che denunciava la corruzione nella politica italiana, «era una persona molto coraggiosa, che parlava chiaro», ha detto Carnero. «È un paradosso – conclude Carnero. Qualcuno che era pronto a morire per le proprie idee, ora è oggetto di censura in Russia».