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Per la Juventus vittoria e quarto posto, Milan battuto 2-0

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Juventus batte Milan 2-0 nell'anticipo della 21esima giornata di campionato di Serie A. Per i bianconeri gol di Mbangula al 59' e Weah al 64'

Juventus-Milan

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La Juventus torna a vincere davanti ai suoi tifosi dopo un'attesa di 70 giorni, il 2-0 contro il Milan vale doppio: la squadra di Thiago Motta batte una diretta rivale per un posto in Champions, vendica la sconfitta in Supercoppa, e torna a rimettere il muso tra le prime quattro, in attesa della Lazio impegnata a Verona. L'uno-due firmato da Mbangula e Weah nella prima parte di ripresa mette al tappeto i rossoneri, che dopo un primo tempo incoraggiante crollano nel secondo. Thiago Motta ritrova Vlahovic ma solo per la panchina, accoglie Alberto Costa e aspetta ancora Kolo Muani. "Per il francese c'è stato solo un disguido burocratico, ma in settimana verrà risolto: siamo sereni" le rassicurazioni del dt Giuntoli. Come annunciato, Cambiaso parte dall'inizio nonostante le voci di un'offerta monstre da parte del City: "Se dovesse arrivare ci penseremo, ma per il momento non c'è trattativa" precisa l'uomo mercato bianconero. Conceicao è senza il grande ex, Morata, e sceglie Abraham come riferimento avanzato, supportato da Musah, Reijnders e Leao. In difesa, invece, con Gabbia gioca Tomori, uno degli obiettivi di mercato proprio della Juve. "Ma lui sta bene al Milan e piace al mister - precisa Ibrahimovic nel pre-partita - è un nostro giocatore. Walker? Ha fatto grandi cose, e quando c'è uno come lui sul mercato crea tanto interesse".

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 I ritmi sono subito alti, nei primi 20 minuti le due squadre hanno un paio di occasioni a testa ma non riescono a impegnare i due portieri: Mbangula di precisione e Koopmeiners di potenza non inquadrano lo specchio, Leao e Reijnders colpiscono a botta sicura dal cuore dell'area di rigore ma trovano le opposizioni di Kalulu e Locatelli. Poi si prendono la scena gli estremi difensori, con Di Gregorio che ha un grande riflesso sul 10 rossonero e Maignan che chiude lo specchio a Yildiz. Nell'occasione, però, il turco accusa un fastidio muscolare e non rientra più dagli spogliatoi dopo l'intervallo, lasciando il posto a Weah.

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 I bianconeri tornano in campo rabbiosi, proprio l'americano e pure Koopmeiners centrano il portiere del Milan, ma il vantaggio arriva al 60': Nico Gonzalez serve Mbangula che calcia di prima intenzione, una deviazione di Emerson mette fuori causa Maignan e Thiago Motta esplode in un'esultanza rabbiosa. L'estremo difensore chiama i compagni in una sorta di time-out nel cerchio di centrocampo per provare a svegliare la squadra e Conceicao toglie Bennacer per Jimenez, la Juve trova il raddoppio immediato con Weah che in contropiede salta Tomori e deposita in rete. Il tecnico portoghese ha poco da difendere e sceglie di inserire Camarda per Emerson, ma i rossoneri non riescono mai a presentarsi pericolosamente dalle parti di Di Gregorio. Thiago Motta lancia Vlahovic e Fagioli per gli ultimi dieci minuti di partita, la Juve riesce a gestire bene il pallone e il doppio vantaggio senza rischiare sugli ultimi, timidi assalti degli avversari. Lo Stadium esplode al triplice fischio, anche perché l'ultima vittoria interna risaliva al derby d'andata contro il Toro dello scorso 9 novembre. La Juve sale al quarto posto, il Milan rimane ottavo ma a sei lunghezze dai bianconeri, seppure con una gara in meno.

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