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Non è andata bene a Mario, il campione de L'Eredità che alla Ghigliottina, con la miseria di poco più di 5.000 euro come montepremi rimasto dopo le cinque parole indizio, non riesce ad arrivare alla soluzione. I telespettatori che seguono da casa il quiz del preserale di Rai 1 condotto da Marco Liorni e commentano ogni puntata su X, l'ex Twitter, si concentrano sia sulla risposta un po' troppo complicata sia sulla impreparazione di tutti i commenti. Ma qualcuno rispolvera addirittura quello che a prima vista sembra addirittura un appello anti-sessista ad autori e piani alti di viale Mazzini.
Ricapitoliamo: le parole indizio domenica sera sono "Comune", "Personale", "Pubblico", "Nervi" e "Programma". La soluzione, non proprio immediata, è "Sala". Tanto che qualcuno ironizza subito: "Era intitolata al sindaco di Milano oggi la ghigliottina?". E ancora: "Sala il sindaco di Milano, e con questo abbinamento... Sipario!", con meme dell'indimenticabile Maurizio Costanzo ovviamente.
L'Eredità, "tirata per i capelli": scoppia il caso alla ghigliottina | Guarda
Qualcuno storce il naso anche sugli altri abbinamenti: "Però difficile Sala Nervi!! E chi lo sapeva!! Bravi chi ha indovinato!", "Mi sa che neanche il Papa conosce la Sala Nervi", "Io passo per buona Sala Nervi (Vaticano ) ma sarebbe più giusto chiamarla Aula Nervi", "Ma che è il programma di sala?!? Boh", "Ma quanto sono generiche queste parole!".
L'Eredità, "intitolata al sindaco di Milano?": la parola che scatena il caos
Tra una ironia e l'altra ("Nemmeno 5.000 euro volevano dare stasera!!!", "Che concorrenti scarsi" o "In Comune lavora una mia amica che quando mangia la carne la SALA"), una telespettatrice avvelenata se la prende con Naomi Buonomo e Michelle Masullo, le due belle "professoresse" che affiancano Liorni nella conduzione, soprattutto nei momenti finali dell'eventuale brindisi in caso di vittoria.
"Parecchi aspettano i bacetti delle professoresse a L'Eredità. Peccato che invece le donne aspettano da una vita i bacetti di qualche professorino dalla tv che chissà come mai... non arriva mai. Il professorino dell'anno scorso era troppo bello? L'avete mandato a casa per invidia?". Interrogativi che, probabilmente, rimarranno senza risposta e che scivoleranno via come lacrime nella pioggia catodica.