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Piemonte, tra 20anni crollo del 16% di under65: e gli immigrati potrebbero non bastare più

2 mesi fa 7
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Il Piemonte è sempre più una regione di anziani. A certificarlo i dati presentati da Ires durante la relazione annuale: "Malgrado una popolazione stabile abbiamo una popolazione che invecchia sempre di più", ha spiegato Angelo Robotto, il presidente di Ires Piemonte, "Ovviamente avendo meno forza lavoro attiva le problematiche aumentano perché ci sono meno soggetti in età da lavoro. Abbiamo una decrescita in questo senso anche se il saldo complessivo rimane abbastanza stabile grazie ai flussi migratori". 

I dati della crisi

"In Piemonte la popolazione in età da lavoro diminuirà nei prossimi 20anni del 16%, che significa quasi un punto percentuale all'anno", ha detto Maria Cristina Migliore di Ires durante il suo intervento. Entro il 2044 passeremo da una popolazione di 2.622.408 cittadini nella fascia d'età compresa tra i 15 e i 64 anni, a 2.174.868. Al contrario gli over 65 aumenteranno dall'attuale 1.125.801 a 1.386.172. 

Per tentare di porre un freno all'emergenza economica e lavorativa che potrebbe crearsi potremmo essere obbligati ancor più di oggi a fare affidamento sulla popolazione straniera: "Non dobbiamo sprecare nessuna risorsa e dobbiamo investire su quel che abbiamo. Le immigrazioni sono un'opportunità e lo sono state", ha continuao Maria Cristina Migliore, "Certo il Piemonte non è l'unica regione che possa volere migrazioni per bilanciare la dimensione della popolazione in età da lavoro. Questo problema è generale e potrebbe scatenarsi una competizione su migrazioni di qualità". Attualmente il 10% della popolazione è migrante, tra questi ci sono cittadini con la cittadinanza straniera e cittadini con quella italiana. 

L'assessora Chiorino

"La denatalità è uno dei temi su cui dobbiamo lavorare: supportare la qualità della vita e la crescita della regione è il primo stimolo per invertire quella curva che altrimenti rischia di mettere in crisi una Nazione che deve invece essere orgogliosa", è stato il commento della vice presidente e assessora della Regione PIemonte, Elena Chiorino. 

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